Entra nel vivo il Mundialido 2015, torneo di calcio dedicato alle squadre migranti di Roma. La terza giornata vede confrontarsi la rappresentativa italiana e quella etiope.
Primo tempo. Fin dalle battute di inizio l’Etiopia ha il pallino del gioco alla ricerca di un vantaggio che si concretizza dopo pochi minuti: al 6° un tiro dalla tre quarti viene ribattuto dal portiere sui piedi del numero 17 etiope che con un tiro angolato insacca la palla. Il giovane Moussa Saydawi festeggia con i compagni il momentaneo vantaggio.
La partita parte in salita per l’Italia che comunque, complice il caldo e la miglior preparazione atletica degli avversarsi, non riesce ad imporsi. La rappresentativa etiope continua a macinare gioco costringendo gli avversari nella propria metà campo e andando vicino al gol al 20° quando un tiro da fuori ancora di Saydawi passa vicino al palo facendo correre un brivido lungo la schiena dell’allenatore della formazione italiana.
Il match continua quasi a senso unico, lasciando all’Italia pochi spunti che vengono puntualmente fermati dall’organizzazione della difesa etiope che fa cadere le punte azzurre nella trappola del fuorigioco. Al 28° un tiro dalla sinistra di Alessio Pasquini viene respinto corto dal portiere etiope, nella mischia il colpo di tacco di Gallo finisce senza pericolo tra le braccia del portiere.
La partita continua fino con il solito copione, Etiopia in avanti in cerca del raddoppio e Italia in difficoltà, fino allo scadere del primo tempo, quando dopo un’azione concitata spunta dalle retrovie Franco Porcu’ che riceve un pallone filtrante da Di Mauro e conquista il pareggio per l’Italia, nonostante una breve contestazione per un presunto fuorigioco.
Secondo tempo. Il secondo tempo, complici la stanchezza e il clima, comincia in sordina. Le due squadre fanno fatica ad esprimere il proprio gioco e costringono gli allenatori a cambi frequenti per inserire forze fresche in campo. La prima vera occasione si presenta al 27° quando l’Italia, dopo un’azione insistita riesce ad ottenere un calcio d’angolo: la battuta sul primo palo trova il portiere etiope attento.
È l’ultima azione pericolosa della rappresentativa azzurra che, come nel primo tempo, si trova di fronte una squadra più tonica che prende il pallino del gioco e non lo lascia più fino alla realizzazione della rete che regala alla rappresentativa africana la prima vittoria in questo torneo: al minuto 44, sugli sviluppi di un calcio d’angolo il numero 7, Mario De Stefani, lascia partire un tiro al volo su cui il portiere Italiano non può nulla.
L’Italia, in debito d’ossigeno, prova una timida reazione che però non si concretizza in nulla di pericoloso. Il match si conclude 2 a 1 per l’Etiopia.
“Sono parzialmente soddisfatto” è il commento a caldo del tecnico azzurro Domenico Blasi “È mancato l’aspetto agonistico ma non importa, perché vogliamo divertirci e per questa ragione ho deciso di far giocare tutti”.
“Nel primo tempo potevamo concretizzare meglio, sono mancati un paio di gol” è il parere di Stefano Francardi, allenatore dell’Etiopia. “Nel secondo tempo la stanchezza si è fatta sentire ma abbiamo continuato a credere nella vittoria. Molto bene la nostra difesa, complimenti agli avversari che hanno dimostrato correttezza in campo, bravissima la terna arbitrale”.
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Fabio Carta
(1 giugno 2015)
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