Termini tv: la web tv in onda dalla stazione Termini di Roma

Termini tv: la web tv in onda dalla stazione Termini di Roma
Termini tv è la prima web tv nata all’interno di una stazione ferroviaria. Racconta storie di di stazioni, viaggi e viaggiatori

“Mi sono sempre chiesto ‘tutte le persone che vedo dove vanno, che hanno in testa?’ E quindi faccio come i barboni della stazione Termini, ma con gli occhiali da hipster: offro un caffè in cambio di una storia”. Francesco Conte, nickname Atopos, è un amante dei non luoghi. Giornalista, documentarista, eterno viaggiatore che ha fatto del binario 26 della stazione Termini di Roma la sua seconda casa. Da qui parte Termini tv, la prima televisione nata all’interno di una stazione ferroviaria, che racconta storie di treni e di viaggi: “Quelli che in qualche modo hanno cambiato la nostra vita”.

È il febbraio del 2015, non ci sono i finanziamenti ma ci sono le professionalità e la voglia di raccontare un mondo parallelo, sconosciuto ai più: c’è David, congolese in Italia dall’82, che ricorda il suo viaggio d’amore in Polonia, i ciclofisici della Sapienza che raccontano le peripezie in bici nei Balcani, Ruben e la Siria, i Funky Tomato che girano l’Italia con il loro carretto pieno di storie per combattere il caporalato in agricoltura. C’è, la ragazza italiana che sente l’India come seconda patria, la londinese che si prende una rivincita sui marpioni, il duo berlinese che canta l’Italia tra i binari, alle spalle una skyline che nel giro di qualche anno sarà completamente oscurata dal parcheggio multipiano in fase di costruzione.

Tra i punti di vista più inaspettati ci sono secondo Francesco i ragazzi di Termini Underground, scuola di break dance e hip hop situata in uno dei sottopassi, che ospita la web tv. “Quello era un dopolavoro ferroviario, oggi ci sono ragazzi di tutto il mondo che vedono nella stazione Termini una loro base e raccontarli senza cadere solo nel clichè dello straniero che vive in Italia è importante”. Allo stesso modo: “I senzatetto non mi interessano in quanto tali perché dei barboni di Termini ne parlano tutti. Mi interessa quello che hanno da raccontare di Roma in quanto abitanti della stazione, quello che cerco è la pluralità totale”.

Termini tv la web tv che racconta la stazione Termini di Roma
“Il primo posto che i turisti vedono in italia è Roma Termini. Pensa quante emozioni ci stano qui, c’è di tutto, c’è un’umanità veramente ricchissima”. Foto: Termini tv

Senza cadere nella strada del buonismo a tutti i costi Termini tv punta all’obiettività: “Il video sui rom mi era stato commissionato da un hotel che alla fine non mi ha pagato perché voleva che dicessi che i rom rubano. Io un video che indirizzi contro un’intera comunità quando a rubare sono venti persone non lo faccio”. E nei suoi pellegrinaggi da zingaro multimediale non resiste al gusto di provare a far breccia nelle menti dei ragazzi: “Una volta in metro c’era un gruppetto di quattordicenni che rubavano. Mi sono avvicinato a una ragazzina e le ho detto ‘Scusa ma volete rubare un po’ meglio, siete così lenti, si ruba in un gesto solo, almeno mettiti gli occhiali hipster, un risvoltino ai jeans’. Lei è scesa alla stazione successiva, ma un suo amico è rimasto. Io spiegavo a un signore che bisogna creare dei buoni ladri, così possiamo esportarli. Lui mi scrutava allibito e forse questo discorso ironico sull’importanza di fare le cose per bene qualcosa gli ha fatto scattare”.

Dopo sette mesi di riprese Francesco inizia a raccogliere i primi frutti: “La web tv è una buona vetrina, ora mi commissionano più video e nel frattempo sto cercando degli sponsor”. La crescita più forte è quella personale: “Parlare con persone che hanno anche problemi seri ma che ti dedicano del tempo sapendo che non ne ricaveranno nulla in cambio ti arricchisce tantissimo. Hanno tutti una grande dignità, sono dei veri combattenti. Alcuni tornano, diventiamo amici. Termini tv è questo, stare insieme alle persone”.

Sandra Fratticci(9 settembre 2015)

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