Il Centro Baobab accoglie i migranti in transito a Roma, da qualche mese è gestito da un gruppo di volontari nato spontaneamente dopo lo sgombero della Baraccopoli a Ponte Mammolo.In questi mesi nella struttura sono stati distribuiti anche più di 1500 pasti in un solo giorno, tra pranzo, cena e colazione. Le immagini in bianco e nero e le voci dei protagonisti sintetizzano l’estate di accoglienza in Via Cupa, con le storie dei viaggiatori in transito e il lavoro dei volontari.
“Questo posto è un’oasi: qui le persone si riposano e mangiano, possono lavarsi, trovare abiti puliti, e qualche volta anche un po’ di intrattenimento. Solitamente si fermano tre o quattro giorni al massimo, aspettano amici o soldi, e poi riprendono il viaggio”.
Luciano, volontario al centro Baobab, Settembre 2015.
“Se sei forte ce la fai a lavorare qui, se no no. Ma puoi anche diventare forte. Quando stai bene, come me adesso, di fronte alle difficoltà degli altri devi pensare di fare qualcosa di positivo per loro. A volte mi improvviso anche comico per strappare qualche sorriso. È chi mi dice ‘grazie’ che mi rende più forte”.
Ibrahim, operatore di sicurezza, luglio 2015.
“Le persone che arrivano qui sono alla fine di un viaggio che dura mesi, vogliamo ridargli fiducia”.
Roberto, volontario, settembre 2015.
“I ragazzi che ospitiamo hanno paura della polizia, non oltrepassano Via Cupa. Spesso arrivano le volanti e ci dicono che c’è troppa gente in strada, ma loro vogliono solo stare un po’ in tranquillità. Tutto quello che hanno vissuto l’ho vissuto anch’io. A quelli che guardano i migranti con sospetto vorrei chiedere: di cosa avete paura? Che vi rubino la pace?”.
Ibrahim, operatore, luglio 2015.
“Sono qui da qualche giorno, una settimana fa ero in Sicilia, ma stasera prenderò un treno per Bolzano. Quando immaginavo l’Italia mi aspettavo qualcosa di meglio”.
Naom, migrante in transito a Roma, giugno 2015.
“Vogliamo andar via dall’Italia, ma quello che fate per noi è importante. Sappiamo che la situazione è più grande delle vostre forze e noi siamo tanti. Grazie per il vostro lavoro”.
Themi, migrante in transito a Roma, giugno 2015.
Fotografie di Adamo BanelliInterviste di Rosy D’Elia(28 settembre 2015)