Rapporto 2015 sull’Economia dell’immigrazione: “Stranieri in Italia, attori dello sviluppo”

Rapporto 2015 sull Economia dell’immigrazione- Stranieri in Italia, attori dello sviluppoQual è il contributo degli immigrati allo sviluppo locale dei territori in Italia? E quale il contributo alla crescita dei paesi d’origine? Giovedì 22 ottobre sarà possibile rispondere a domande come queste alla presentazione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione che quest’anno ha come titolo “Stranieri in Italia: attori dello sviluppo”. L’evento, a cura della Fondazione Leone Moressa, si terrà presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma.

Copertina del Rapporto 2015 sull’Economia dell’immigrazione
Copertina “Rapporto 2015 sull’Economia dell’immigrazione”
Il 2015 è stato proclamato come l’anno europeo per lo sviluppo secondo il Parlamento Europeo. E’, infatti, il primo anno dedicato all’azione esterna dell’Unione Europea e al ruolo dell’Europa nel mondo. Per questo, il quinto rapporto annuale della Fondazione Leone Moressa, si focalizza sul tema dello sviluppo e propone un’analisi del contributo dei migranti alla crescita dei territori italiani e dei loro paesi d’origine, attraverso le rimesse inviate in patria e le sinergie attivate tra le rispettive economie.Secondo i ricercatori della Fondazione Moressa, nel primo semestre di quest’anno i trasferimenti dall’Italia sono scesi sotto i 2,5 miliardi di euro (il 6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014), specialmente la comunità cinese (-40% a 252 milioni), che fino a pochi anni fa rappresentava la prima destinazione e ora resta al secondo posto dopo la Romania (426 milioni). Dall’altra parte, le rimesse inviate a casa dai cittadini dell’Asia meridionale (Bangladesh, India, Sri Lanka e Pakistan) hanno sperimentato una significativa crescita fino al punto di raddoppiare quasi gli importi.“Anche i dati Ocse confermano la limitatezza degli aiuti allo sviluppo da parte dei Paesi industrializzati”, sostiene la Fondazione Moressa .”L’Italia, tra i Paesi Ocse, si ferma in 23ª posizione. Si tratta di risorse insufficienti, evidentemente, per pensare a misure di sviluppo efficaci e sostenibili, a maggior ragione se l’obiettivo è quello di stabilizzare le aree che maggiormente originano flussi di emigrazione. Confrontando gli aiuti pubblici con le rimesse degli immigrati, appare chiaro il paradosso: i primi a contribuire allo sviluppo dei Paesi d’origine sono proprio gli stranieri che hanno cercato fortuna altrove”.Dopo la conferenza stampa il volume verrà distribuito ai partecipanti fino ad esaurimento copie.Programma della presentazionePer partecipare all’evento é necessario scrivere un e-mail all’indirizzo: info@fondazioneleonemoressa.org

Cristina Díaz Gómez(19 ottobre 2015)

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