Fabio Fois: per il II Municipio, trasparenza e democrazia diretta

fabio fois

In vista delle prossime elezioni amministrative, Piuculture intervista Fabio Fois, candidato alla Presidenza del Municipio Roma II per il Movimento 5 Stelle.

1. Quali forze politiche raccoglie la sua lista?

Alla mia candidatura è collegata la sola lista del Movimento 5 Stelle. E’ una candidatura molto chiara e trasparente.

2. Perché ha deciso di candidarsi nel Municipio II? 

Sono un cittadino che si è stancato dell’inerzia dell’amministrazione dei vecchi partiti politici che hanno abbandonato il Municipio al degrado e all’incuria. Ho deciso di candidarmi perché penso che solo i cittadini liberi da interessi affaristici verso le istituzioni possano risolvere i problemi che anni di ruberie, per il guadagno di pochi a scapito del bene comune, hanno generato.

3. Quali sono i tre principali problemi del territorio nel quale si candida?

La situazione del verde pubblico è disastrosa, la manutenzione ordinaria è sporadica, sporcizia ed erba alta sono il minimo comun denominatore.
Il degrado delle strade municipali è sotto gli occhi di tutti, il manto stradale, i marciapiedi e la segnaletica orizzontale sono in condizioni pessime; la manutenzione è inadeguata o del tutto assente.
Anche i servizi sociali scarseggiano; le risorse sono poche e impegnate male.
Nell’immaginario collettivo il II Municipio è il municipio dei Parioli. Per questo quelli che hanno governato finora si sono dimenticati che c’è molto disagio sociale anche nel ricco II. Parlo dei poveri accampati sulle sponde dell’Aniene, i quali di notte bruciano l’immondizia facendo intossicare gli abitanti di viale Etiopia, oppure i totalmente dimenticati che vivono in baracche e casette diroccate vicino agli sfasciacarrozze dell’Olimpica che rischiano l’annegamento ad ogni grossa pioggia. Questi abitanti sono un caso emblematico visto che pagano l’affitto per delle case abusive su suolo demaniale. Inoltre, sempre sull’Olimpica c’è anche un campo Rom in condizioni pietose proprio vicino ad alcune attività commerciali molto chic. A S. Lorenzo invece, c’è una sosta di roulotte e camper proprio a pochi metri dalla sede della campagna elettorale di Giachetti. Ma sembrano invisibili visto che da parte loro non c’è stato nessun accenno a questa situazione.

4. Il Municipio II ha 176mila abitanti, oltre 20mila sono stranieri. Quali saranno le sue tre prime azioni per agevolare l’incontro fra culture diverse?

Anche se molti dei 20mila stranieri sono già integrati nella nostra società dato che la maggior parte di loro lavora in case private, si deve comunque fare di più per integrare e consentire l’incontro tra le diverse culture. La mia esperienza con i rifugiati del Darfur è stata importante: da tempo l’associazione ARCI Darfur ospita il gruppo del Movimento 5 Stelle del secondo Municipio nella sua sede per riunioni ed eventi culturali.
Una mappatura puntuale di tutte le realtà sociali che si occupano di multiculturalismo e degli sportelli di ascolto e integrazione sono delle azioni che un’amministrazione attenta dovrà perseguire, per far in modo di limare le distanze tra le diversi culture.

5. Sta seguendo l’iter della legge di cittadinanza? Cosa pensa in merito a questa legge?

Sono in linea con la proposta presentata alla Camera dei Deputati dal Movimento 5 Stelle che, a differenza di quella presentata dal PD che reputo inutilmente complicata, è semplice e chiara: prevede, infatti, che siano considerati italiani i bambini nati in Italia da genitori legalmente residenti da almeno 3 anni. Per i minori che arrivano nel nostro paese dopo la nascita basterà attendere il compimento di un ciclo scolastico: sotto i 5 anni dovranno terminare la scuola primaria; tra 5 e 10 anni, elementari e medie; tra i 10 e i 18 dovranno invece concludere medie e superiori o un istituto professionale.

6. Quali crede siano le soluzioni per evitare il ripetersi del malaffare legato all’accoglienza di migranti (caso mafia capitale)?

Vanno effettuati i controlli; va verificato costantemente che siano effettivamente applicate le norme sulla qualità dell’accoglienza inserite nel protocollo delle prefetture.
A riprova di quanto ho detto e cioè il controllo, la Prefettura ha dovuto riaprire più volte i bandi o perché andavano deserti o perché a vincere erano le stesse cooperative ed associazioni coinvolte in Mafia capitale. I servizi di assistenza erogati in modo giusto e consapevole non sono sufficientemente lucrativi. Questa è la triste realtà.

7. Un suo breve ritratto:che studi ha fatto? Ha famiglia? Hobby?

Mi sono diplomato in un istituto tecnico per geometri; dopo il servizio militare, mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria informatica, ma per esigenze di lavoro, sempre nel campo informatico, ho lasciato gli studi. Non sono sposato e non ho figli.
Il mio hobby principale è la musica, che ho studiato sin da piccolo, per poi “specializzarmi” nel basso elettrico.

8. Quale è stato finora il suo impegno civile e/o politico?

Non ho mai avuto incarichi politici in precedenza, e ritengo questo il valore aggiunto per portare un cambiamento nella classe politica italiana, insieme a buon senso, competenza, onestà e trasparenza. Mi sono attivato nel 2012 con il Movimento 5 Stelle.
Sono coordinatore di un gruppo di acquisto nel mio quartiere il “Gasper” e spesso aiutiamo i ragazzi della cooperativa CivicoZero ONLUS che si occupa dell’orientamento e protezione dei minori stranieri e neo-comunitari in condizioni di marginalità sociale e a rischio di devianza, sfruttamento e abuso, offrendo e preparando insieme ai ragazzi pranzi o eventi culturali.

9. Quale è l’ultimo piatto di cucina straniera che ha mangiato o cucinato?

Ho mangiato un piatto della cucina sudanese del Darfur, la Ghima (riso e carne macinata in salsa speziata). Mi piacerebbe imparare a preparare piatti multietcnici, per ora mi limito allo “studio” della cucina italiana.

10. Vorrebbe aggiungere qualcosa che per lei è importante per il Municipio II e che non abbiamo affrontato nelle domande precedenti?

La trasparenza è un valore importante che deve entrare nelle istituzioni; soprattutto dopo “Mafia Capitale” si sente il bisogno da parte della cittadinanza che l’amministrazione del Municipio II sia chiara e cristallina. Bisognerà sfruttare le potenzialità dell’open government e in particolare il principio dell’open data rendendo fruibili e immediati tutti i documenti che consentano ai cittadini di capire effettivamente che cosa la politica e l’amministrazione stiano facendo. Applicando gli strumenti di democrazia diretta come i referendum, le petizioni e la costruzione del bilancio partecipato si potranno finalmente coinvolgere tutti i cittadini alla vita politica del Municipio, perché nessuno deve rimanere indietro.

Veronica Adriani

(31 maggio 2016)

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