“la Sfida migratoria in Europa e negli Usa”. Gli scenziati mettono politiche e modelli d’accoglienza a confronto

Oggi siamo testimoni di come il fenomeno della migrazione stia cambiando la politica e le società. Ma quale il futuro ci aspetta? Gli studiosi del fenomeno migratorio che si sono riuniti alla conferenza “la Sfida migratoria in Europa e negli Usa: politiche e modelli d’accoglienza a confronto” che si è svolta ad Agrigento l’8 e 9 giugno hanno messo a confronto i casi di USA e Europa.

Sicilia – frontiera di immigrazione dell’Africa

Le coste della Sicilia, per motivi geografici, sono frontiera di immigrazione dall’Africa. La conferenza tenutasi ad Agrigento ha tentato di comprendere ed analizzare il fenomeno migratorio cercando di trovare una strada per rendere armonica la politica del settore.

La crisi economica porta alla chiusura della società e la gestione dell’immigrazione necessita di un coordinamento molto rilevante. C’e tanto bisogno di informazione sia in termini di dati analitici d’indagine sia riguardanti la normativa di sicurezza sia le necessità degli immigrati. –  Ritiene il Professor Fabio Mazzola, prorettore vicario dell’Università di Palermo.

L’evento, ha avuto luogo presso il Consorzio Universitario di Agrigento in collaborazione con l’Università di Palermo, la Stony Brook University di New York e la Fondazione Migrantes di Roma, organismo pastorale collegato alla CEI e altre quattro Università Italiane.

In Italia l’immigrazione va in due direzioni “Il paese necessita di forza lavoro ma c’è anche il rifiuto dello straniero per paura della crisi economica. Circa 4 mln 800 mila emigranti italiani sono partiti per l’estero” – ha precisato Monsignor Guerino Di Tora, direttore fondazione Migrantes.

L’Italia sta vivendo fenomeno di accoglienza ma in futuro sarà necessario andare oltre e passare all’ingegneria sociale come via dell’integrazione.

I due giorni di lavoro, suddivisi in sessioni hanno coperto tante tematiche dell’immigrazione nella comunità europea, partendo dalle tipologie di immigrazione nella Comunità europea, al sistema e le strutture di accoglienza, riflettendo sul futuro e le opportunità offerte dal vecchio continente, dal ruolo delle organizzazioni criminali dedite al traffico dei migranti, alla tutela giuridica dei rifugiati.

L’inevitabilità dell’immigrazione e la necessità di affrontarla

Luigi Troiani, professore dell’Università Pontificia san Tommaso ha analizzato l’uso politico delle migrazioni negli affari interni e internazionali degli Stati europei. Una ricerca del 2013 del Transatlantic Trends ha dimostrato che l’immigrazione percepita dalle popolazioni nei diversi paesi è fino a due o tre volte maggiore del numero effettivo di migranti presenti e rappresenta un argomento di forte impatto in termini di consenso politico. La ricerca dimostra che i nuovi arrivi vengono percepiti non come una risorsa, ma come una emergenza. Oggi i cittadini europei sono più preoccupati dal problema dell’immigrazione che da quello della disoccupazione.

Il professor Troiani fornisce anche qualche previsione per il futuro: “L’incremento demografico nell’Africa e la diminuzione della natalità europea, entro la fine del secolo, mostrano l’inevitabilità dell’immigrazione e la necessità di affrontarla”.

Da un lato c’è la verità fatta di dati e cifre e dall’altra l’opinione costruita sull’ignoranza e il pregiudizio.

Sono inoltre stati analizzati modelli di accoglienza (o non accoglienza), i percorsi che migranti fanno, il funzionamento dei Centri di accoglienza, la presenza dei minori non accompagnati e deglii immigrati con disabilità, quali sono sistemi di accoglienza e le loro criticità in Europa, USA e Australia.

La migrazione è un fenomeno che ha bisogno di essere affrontato in modo olistico, con il coinvolgimento di professori e ricercatori universitari, esperti di sociologia, politica e giurisprudenza, ma anche organizzazioni non governative, che operano sul campo in prima linea.

 

Marianna Soronevych

(10 giugno 2017)

 

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