Con l’arrivo a Fiumicino di altri 35 profughi siriani, sale a 900 il numero delle persone salvate dai viaggi della disperazione nel Mediterraneo attraverso i Corridoi umanitari di Mediterranean Hope, alternativa legale e sicura ai trafficanti di uomini per i migranti in fuga verso l’Europa.Le famiglie siriane con molti minori, tra cui un neonato di pochi mesi, dal Libano sono giunte in Italia grazie al corridoio umanitario promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e dalla Tavola Valdese. Preziosa la collaborazione con i Ministeri degli Esteri e dell’Interno.I rifugiati sono stati salutati e accolti dalla responsabile dei servizi ai migranti della Comunità di Sant’Egidio Daniela Pompei, dall’ex Presidente della FCEI Massimo Aquilante, dal viceministro degli esteri Mario Giro e da Donatella Candura del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno.Questo modello di intervento inizia ad essere applicato anche in Francia, per togliere dalle mani dei trafficanti le persone che fuggono dalle guerre, quella siriana in particolare.Tante le storie dietro ai volti. Joseph, 24 anni di Aleppo, ha atteso 9 mesi in Libano prima di partire. Racconta con un po’ di amarezza che è stato costretto a lasciare la Siria per non arruolarsi tra le forze governative e combattere contro i propri fratelli. Dell’Italia conosce solo il Milan e la Juventus. “Tifo Milan” dice sorridendo, e dimostra, con le poche semplici parole in italiano che conosce, la sua gratitudine per la possibilità di poter iniziare una nuova vita in pace: “grazie Italia”.
Testo e foto di Marcello Valeri(30 agosto 2017)
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