L’anno scolastico è giunto al termine, ma per alcuni studenti delle scuole medie del Municipio II le occasioni per stare insieme non sono ancora finite. Per il quarto anno consecutivo l’Associazione Piuculture ha organizzato un centro estivo dove i ragazzi stranieri hanno la possibilità di integrare la conoscenza della lingua italiana attraverso giochi e laboratori interattivi.Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, i volontari si recano all’Istituto Comprensivo Falcone Borsellino, in via Reggio Calabria, dove i più piccoli svolgono un laboratorio di teatro guidati da Valeria Tripodi, mentre per i ragazzi che frequentano le scuole medie sono previste delle attività che vedono l’approfondimento lessicale e grammaticale della lingua con alcuni riferimenti alla conoscenza della cultura italiana.Favorire l’Intercultura e l’integrazione è l’obiettivo principale del progetto: “I ragazzi che partecipano alle lezioni vengono da diversi paesi del mondo: Filippine, Perù, Russia, Moldavia, Sri Lanka e Georgia. Ma quest’anno un gran numero di studenti di origine straniera sono nati e cresciuti qua. Questo è un grande punto di forza perché è da qui che parte il confronto, e gli studenti riescono ad apprende più facilmente”, ha detto Federica Messina, che insieme alla sorella Simona, è responsabile del laboratorio di italiano per i ragazzi delle scuole medie.Un laboratorio di favole per imparare“Per questa settimana abbiamo pensato di svolgere un laboratorio sulla favola, poiché abbiamo notato alcune difficoltà con la produzione scritta. È un tipo di lavoro che si adatta molto bene ai ragazzi per la sua semplicità”, ha spiegato l’insegnante. “Abbiamo iniziato con la descrizione fisica delle persone, poi con gli aggettivi del carattere grazie a dei giochi come “Indovina Chi?”. In fine siamo arrivati ad analizzare la favola, ed i ragazzi hanno imparato a distinguere quali sono i suoi elementi costitutivi.”Venerdì 4 luglio, ultimo giorno per il piccolo laboratorio, i ragazzi si sono muniti di carta e penna e, grazie alle conoscenze apprese durante la settimana, si sono lasciati guidare dalla fantasia ed hanno realizzato un book di favole interamente scritto da loro.Nika ha riportato una bellissima favola georgiana che vede come protagonisti una gatta ed un lupo. È arrivato in Italia solo un anno e mezzo fa ed ha molta voglia di imparare a comunicare attraverso questa nuova lingua, del tutto diversa dalla sua. Ha un grande sogno nella testa ed ogni giorno si sveglia con il forte desiderio di vederlo realizzato: “Avrò un negozio di scarpe fatte da me, proprio come mio bisnonno, sarò un grande stilista”.
Il centro estivo per stare insieme
Il centro estivo ha favorito fin da subito la formazione di un gruppo compatto, partecipe e molto vivace: “I primi giorni arrivavano davanti a scuola, si sedevano nelle panchine e guardavano il cellulare senza interagire l’uno con l’altro”, ricorda Federica, “Poco a poco le cose sono migliorate tantissimo, i più estroversi sono riusciti a coinvolgere i più timidi e questa mattina per esempio si sono messi a giocare a pallone tutti insieme”.Questo cambiamento si può vedere anche in classe: nessuno rimane escluso e nemmeno la lingua rappresenta un ostacolo all’amicizia, neanche per chi come Nikita, è arrivato dalla Russia solo un mese fa.Una volta concluse le attività previste la giornata si chiude con una grande sfida a carte. “Il centro estivo è bello perché invece di stare a casa ad annoiarsi, possiamo passare del tempo con gli amici”, racconta Valentina, che non si separa mai dalle sue amiche Maria Simona e Kemberley. “Quest’anno ho conosciuto nuove persone e sono molto felice di passare del tempo insieme a loro. Qua mi diverto, gioco ed in più imparo tante cose, il prossimo anno spero di tornare di nuovo”.
Francesca Mahmoud Alam(10 Luglio 2018)
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