“Biblioteca”, una freccia disegnata sull’asfalto indica la direzione. Un bambino ricalca le indicazioni col gesso, mentre altri giocano a pallone nel cortile del palazzo occupato di Viale delle Province 196. Gli adulti sistemano gli ultimi dettagli prima che cominci l’evento: il 18 novembre lo stabile ha aperto al pubblico la biblioteca Mondo Piccolo, un nome ispirato all’opera di Giovannino Guareschi.Fino al 2002 l’edificio ha ospitato gli uffici dell’Istituto Nazionale Previdenza Dirigenti d’Aziende Industriali, oggi assorbito dall’INPS. Dopo 10 anni di abbandono, nel dicembre 2012, il gruppo Blocchi Precari Metropolitani ha occupato lo stabile e gli uffici sono diventati abitazioni di pochi metri quadri.
Viale delle Province 196 e i numeri del disagio abitativo a Roma
Il gigante di vetri e alluminio ospita 140 nuclei familiari per un totale di circa 500 persone, una parte delle 12.000 che vivono nei 90 palazzi occupati su tutto il territorio della Capitale. “Noi italiani non arriviamo neanche a 10, siamo pochissimi. Questa è un’occupazione meticcia: i più numerosi sono i peruviani e i marocchini, poi ci sono gli eritrei, gli etiopi, ecuadoriani, una piccola rappresentanza dell’Est Europa e una famiglia appena arrivata dal Bangladesh”, dice Umberto, inquilino e responsabile politico dell’occupazione.Viale delle Province è il terzo indirizzo che compare nella lista di palazzi da sgomberare nella Piano di attuazione del programma regionale per l’emergenza abitativa per Roma Capitale, firmato dall’ex commissario straordinario Francesco Paolo Tronca nell’aprile del 2016.”Anche in un elenco fatto di recente dal Comune di Roma, siamo tra le 27 occupazioni da sgomberare, insieme a Policlinico e Porta Pia nel municipio. Il censimento è già partito, abbiamo approvato una modulistica concordata con le istituzioni, e ora dobbiamo passare al secondo step per poi arrivare a un tavolo in cui discutiamo con Regione, Municipio, Proprietà e forse anche l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma”, spiega Umberto.L’obiettivo del tavolo per il rappresentante degli occupanti è l’assegnazione delle case popolari.”Difficile, ma non impossibile”, dice. “Dai 10 ai 15 mila sono le persone che vivono nelle occupazioni a Roma: il Comune ci considera illegali e non ci permette di entrare in lista”. Il dialogo diretto con le amministrazioni per ottenere le case popolari è l’unica via per Umberto, anche se costruisce un muro con chi ha la stessa esigenza: le famiglie in lista d’attesa. “Sono fermi 197 milioni – conclude riferendosi ai fondi della Regione Lazio che appartenevano alla ex Gescal – risolverebbero i problemi di tutti“. Problemi su cui ha richiamato l’attenzione anche l’Associazione Costruttori Edili di Roma e provincia pubblicando dei dati sul disagio abitativo a Roma.
Viale delle Province e la biblioteca Mondo Piccolo
Che si arrivi o meno a una soluzione con le istituzioni, la quotidianità in un palazzo occupato è scandita dall’incertezza. Ma i dubbi sul domani non impediscono agli inquilini di costruire il futuro. “Stiamo finendo l’inventario per poi mettere a regime anche il sistema di prestito della biblioteca Mondo Piccolo. Ci sono già circa 500 volumi, senza contare i fumetti, i libri, i DVD che ci hanno portato tanti italiani, che sono buoni e sono il simbolo dell’Italia che voglio per loro, per i nuovi italiani“, dice Rafael riferendosi ai minori che vivono nello stabile, circa 100. Rafael è un ex insegnante venezuelano, che in pochi mesi ha realizzato il suo progetto di costruire uno spazio di cultura nel palazzo occupato.La biblioteca per Rafael ha due significati: dare un’opportunità ai figli degli inquilini, ed entrare in contatto col territorio. Nel giorno di inaugurazione al pubblico della Biblioteca Mondo Piccolo ha raggiunto i due obiettivi: intorno a un tavolo tondo, accanto a lui, ci sono Noemi, Susanna, Malaak a raccontare il progetto. Sara, Emma, Elena con i loro genitori ad ascoltare. Fanno da sfondo librerie da salotto, tutte diverse, e una cartina dell’Europa.
Rosy D’EliaFotografie di gma(25 novembre 2018)
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