Mihai Eminescu: la Giornata della Cultura Nazionale romena

Eminescu
“Mihai Eminescu” – Scultura di Han Oscar, presso l’Accademia di Romania in Roma
La Giornata della Cultura Nazionale è stata indetta per legge nel 2010 e si festeggia ogni anno il 15 gennaio, nella ricorrenza della data di nascita del poeta Mihai Eminescu.
“Nato nel 1850 nel tardo romanticismo, Mihai Eminescu è il nostro Leopardi, forse anche di più perché per la cultura romena è considerato il “sommo poeta”, colui che ha creato la poesia romena”, spiega Oana Boșca-Mălin, vicedirettore responsabile per i programmi di promozione culturale dell’Accademia di Romania in Roma.
“Il 2019 sarà un anno dedicato a Eminescu: a giugno per i 130 anni dalla sua morte e organizzeremo un altro evento”.

Eminescu e l’Accademia

“Abbiamo spostato la festa dal 15 al 16 gennaio proprio per farla coincidere con la ripresa del nuovo anno dei mercoledì letterari dell’Accademia”
Durante la celebrazione della Giornata della Cultura Romena sarà presentato  il volume “Mihai Eminescu e la letteratura italiana. Ricezione e confronti” di Giuseppe Manitta e interverranno accademici romanisti per parlare del poeta e del suo valore nella letteratura internazionale.  Modererà la serata Angela Tarantino, professoressa di Lingua e letteratura romena presso La Sapienza e traduttrice, e “non mancherà  una breve lettura di poesie, perché i poeti vanno celebrati attraverso la loro lirica”, sottolinea Oana.
EminescuNel suo libro, il giovane critico siciliano Manitta, non solo mette in evidenza i confronti letterari fra Eminescu e Leopardi, ma passa anche in rassegna la critica emineschiana e le traduzioni in italiano, tra cui la più antica e celebre, quella di Ramiro Ortiz.  “Non a caso la romanistica in Italia, vanta di essere non solo di lunga tradizione, ma anche la più valida a livello internazionale. La biblioteca che ha sede nell’Accademia di Romania è la più grande all’estero e ospita una notevole collezione di opere di Eminescu.  Il “sommo poeta”  è presente anche “fisicamente” con un suo busto realizzato dallo scultore Han Oscar, esposto nel cortile del palazzo”.

Eminescu, non solo poeta

Eminescu fa parte della formazione  scolastica di ogni studente romeno, “in particolare c’è una poesia che preferisco che descrive l’incapacità della mente umana di penetrare lo spazio: La stella”.  Non solo poesia romantica, ma anche scritti politici e storici, e il celebre poema Luceafărul , che narra l’impossibilità di un amore tra una mortale e un immortale e della sofferenza di quest’ultimo di fronte al cinismo e alla semplicità dell’amore.
Eminescu muore giovane, a soli 39 anni, “come molti della sua generazione: ha perso il senno nell’ultima parte delle sua vita, spegnendosi in manicomio. Una vita travagliata anche sentimentalmente come il celebre e tumultuoso amore per Veronica Micle, già sposata e anche lei scrittrice e poetessa.  La Micle si suicidò con l’arsenico, dopo essersi ritirata in monastero, nell’agosto del 1889 poco dopo la morte di Eminescu”.
Della loro storia rimane un intenso carteggio che, unito al libro Dragoste şi Poezie, rivela il loro rapporto sotto una nuova luce, oltre il tormento e la drammaticità. “C’è stato un lungo periodo in cui, purtroppo, Eminescu è stato anche mitizzato: una buona e costruttiva critica letteraria è salutare in qualsiasi epoca perché restituisce la profondità e la reale storiografia di un autore. Negli ultimi venti anni si è tornati a studiare il poeta nella sua interezza ridonando alla sua figura un lato più umano e, se vogliamo, fuori dal tempo, che incontra l’interesse dei giovani anche nelle sue fragilità”.
 
Eminescu
Accademia di Romania

Un anno ricco di eventi presso l’Accademia di Romania che da marzo amplierà il suo carnet con la musica e l’arte: “siamo un piccolo gruppo, ma lavoriamo molto bene insieme. Offrire tante occasioni di incontro per le nostre diverse culture è importante: la volontà di conoscersi reciprocamente è fondamentale per abbattere le diffidenze ed è alla base del miglioramento di ogni essere umano”.

Silvia Costantini
(14 gennaio 2019)

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