Festa della lingua madre: i bambini imparano le tradizioni

Partecipa anche il coro multietnico degli adulti, Romolo Balzani,diretto a quattro mani da Sushmita Sultana insieme alla giovane Roxana Ene e il pubblico viene coinvolto dalla musica e dalle percussioni del senegalese Madiarga Seck, detto Pap

Il coro dei bambini è il pezzo forte dell’evento al Centro multiculturale Asinitas di Tor Pignattara. Hanno dai 5 ai 10, 11 anni, sono vestiti  con i  lunghi abiti bianchi della festa,  i maschi con le sciarpe nere con scritte bianche al collo, le femmine con una sorta di sari che le avvolge, in testa hanno delle coroncine di fiori e collane di perle che illuminano i vispi visi. Al centro della fronte hanno dipinto il Bindi, il cerchio rosso che contraddistingue le donne dell’Asia del Sud – Sud Est che sta a indicare il punto dove si trova il sesto chakra, sede della saggezza nascosta.

I bambini insieme alla musicista Sushmita Sultana alla festa per la lingua madre nel centro Asinitas

Sono elettrizzati, ma anche pronti a dare spettacolo in occasione della  festa organizzata dalla scuola di canto e danza tradizionale bangladese Sanchari Sangeetayan di Sushmita Sultana, la loro maestra, per celebrare la giornata internazionale della lingua madre istituita dall’UNESCO nel 1999 per il 21 febbraio di ogni anno, per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo.

I coristi cantano nella loro lingua madre seguendo le note della loro maestra

Il coro dei bambini in lingua bangladese

Il coro è composto da bambini bangladesi di seconda generazione, cioè nati in Italia, che all’inizio non conoscevano una sola parola della loro lingua madre, la maggior parte di loro ancora non sa scrivere in bangladese.  Ma cantano a squarciagola e non sbagliano una parola, seguiti da vicino da Sushmita che dell’amore per la musica ha fatto una “missione”. Attraverso il ballo e il canto tradizionali del Bangladesh questa musicista venuta in Italia per ricongiungersi con il marito, Alam, circa 11 anni fa, ha voluto recuperare un’intera cultura che rischiava di andare perduta. “Il mio mestiere – sottolinea Sushmita – non è solo di insegnare a ballare, cantare e suonare l’harmonium indiano ma di rappresentare in me le mie origini.  Credo che sia molto importante per i bambini che stanno ancora crescendo e mostrano interesse per tutto ciò che è nuovo, conoscere le proprie tradizioni e la lingua madre, divertendosi attraverso il canto e il ballo”.

Roxana Ene interviene sul palco

Il coro multietnico, Romolo Balzani

Alla giornata della lingua madre partecipa anche il coro multietnico degli adulti Romolo Balzani che opera nel V muncipio,  del quale fanno parte molti romani, diretto a quattro mani da Sushmita e da Roxana Ene.  Roxana ha 26 anni.  Ha i capelli biondi rasati sui lati ma poi intrecciati con un foulard multicolore sulla sommità della testa in una pettinatura etnica che mette in risalto i suoi grandi occhi verdi. E’ rumena ma vive in Italia con la madre, Sorina, da quando aveva 10 anni. Oltre alla sua lingua madre, Roxana, che al coro degli adulti ha insegnato una serie di canzoni della tradizione rumena, coltiva, a sorpresa,  l’amore per la canzone romana dialettale: dalle serenate per Ninetta alle storie di coltellate tra trasteverini e monticiani: insieme al musicista Franco Pietropaoli ha dato vita al duo “Roma Nostra” e canta “la nostalgia per la Roma di una volta, unita all’orgoglio di vivere in una città meta di pellegrini, stranieri e innamorati, in continua contaminazione e metamorfosi”.

La direttrice d’orchesta Roxana, di origine rumena, con un’ospite d’onore alla festa per la lingua madre

“Fin dal mio arrivo qui a Roma – racconta Roxana – ho scoperto il repertorio di Gabriella Ferri e me ne sono innamorata,  a scuola ho frequentato il coro dei bambini “Se sta voce…” nel quale i coristi,  provenienti da tante culture diverse, possono insegnare i loro canti agli altri bambini e impararne a loro volta, creando uno scambio di gioco e di note. Poi ho proseguito con il coro la “Quinta Aumentata” che raggruppa, sempre alla Romolo Balzani, i ragazzi  dai 15 ai 26 anni e io sono la più “vecchia”. Da circa tre anni, infine, sono approdata alla direzione del coro degli adulti insieme a Sushmita e la musica è diventata tutta la mia vita”.

I componenti del coro degli adulti con Sushmita e Pap alle percussioni

Sul palco dopo l’esibizione dei bambini, preceduta da un duetto di cantanti peruviani, Roxana e Sushmita coinvolgono il pubblico che batte le mani e pronuncia battute a tempo. E la festa continua…..

Francesca Cusumano(27 febbraio 2019)

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