La musica supera le barriere e le differenze. La musica è un invito a mettersi in sintonia, ad andare tutti allo stesso ritmo. La musica per ballare, ognuno come sa e come può per divertirsi e per stare in armonia.Il filo rosso della musica è stato l’ingrediente che ha fatto la differenza venerdì scorso alla serata organizzata dalla “Rete Lazio per i diritti di rifugiati e migranti” la rete locale per i diritti, l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati e migranti, composta da organizzazioni no – profit come Amnesty Lazio, Emergency, Baobab Experience, Piuculture, Medici Senza Frontiere, Rete Scuole Migranti, Prime, Comunità di Sant’Egidio, Liberi Nantes, Civico Zero solo per citarne alcune. L’iniziativa aveva lo scopo di sensibilizzare, con quanta più “leggerezza” fosse possibile, vista la stagione, il pubblico dell’estate romana sul grande tema della tutela dei diritti umani, messi a repentaglio in Italia dalle leggi xenofobe del ministro dell’Interno.Nei giardini di Castel S. Angelo, magnifica quinta teatrale dove si è svolto l’evento, nell’ambito dell’iniziativa Letture d’estate, ai momenti più intensamente drammatici con le testimonianze dei migranti che hanno raccontato alla giornalista del tg3, Francesca Lagorio, le loro esperienze di viaggio, si sono alternati balli e canti a “tema” che hanno coinvolto tutto il pubblico in un’atmosfera di energia positiva.
In chiusura il videomessaggio del neo europarlamentare, Pietro Bartolo che è stato eletto vicepresidente della Commissione europea Libe, che si occupa di migrazioni. “Un bel segnale – ha detto Bartolo – in un momento in cui registriamo un preoccupante vento nostalgico di un passato che invece deve rimanere tale”.
Francesca Cusumano(17 luglio 2019)
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