La scrittura non va in esilio: la premiazione

“Credo che la narrativa riesca a raccontare l’uomo in quanto essere unico e portatore di sogni. Nessuno deve rinunciare ai propri sogni, è questo il messaggio del mio racconto, intitolato Tutti i sogni del mondo” spiega Gabriele Durante del Liceo Scientifico Statale “Farnesina” di Roma, primo classificato ne “La scrittura non va in esilio”, per le scuole superiori.La premiazione della XIII edizione del concorso letterario indetto dal Centro Astalli “La scrittura non va in esilio”, per le scuole superiori, e della V edizione di “Scriviamo a colori” per le scuole medie,si è svolta mercoledì 30 ottobre: una festa dedicata alla scrittura, alla creatività e alla solidarietà alla presenza di mille studenti di varie città italiane La sala gremita dell’Auditorium del Massimo ha accolto i saluti di Flavia Cristiano, Direttrice del Centro per il Libro e la Lettura del MiBAC, Andrea Monda, Direttore de L’Osservatore Romano, Padre Giovanni La Manna, Rettore dell’Istituto Massimo e Padre Camillo Ripamonti, Presidente del Centro Astalli. 

photo credit: FB Centro Astalli

La scrittura per abbattere i pregiudizi

Il giornalista RAI Giovanni Anversa ha condotto l’evento di premiazione ricco di ospiti e sorprese: la prima è stata la performance di Sonny Olumati, ballerino e coreografo conosciuto a livello internazionale, attivista di “Italiani senza cittadinanza” e autore de Il Ragazzo Leone. Sonny ha voluto lanciare un messaggio agli studenti e alle studentesse presenti “Studiate tutto, anche quello che non vi piace”. Il suo è un appello a conoscere, ad informarsi, ad andare oltre la superficialità, arginando le conseguenze dannose delle fake news.Il noto rapper bresciano Tommy Kuti ha regalato al pubblico il suo pezzo più famoso, #Afroitaliano, e ha presentato il suo libro Ci rido sopra. Crescere con la pelle nera nell’Italia di Salvini. Hanno parlato dei loro libri anche la fumettista Takoua Ben Mohamed, che nella sua opera di graphic journalism La rivoluzione dei gelsomini racconta le vicende che hanno portato alla Rivoluzione tunisina, e Aboubakar Soumahoro, autore di Umanità in rivolta. La nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità. Giovane e applauditissimo ospite, Phaim Bhuiyan, regista di Bangla, ha spiegato come si possano raccontare le seconde generazioni in maniera ironica e senza stereotipi.”Sono troppo Africano per essere solo Italiano e troppo Italiano per essere solo Africano.Afroitaliano, perché il mondo è cambiato”, canta Tommy Kuti. E la vera sfida di oggi è conoscere da vicino le seconde generazioni che, attraverso l’impegno politico, l’arte e la scrittura, sono riuscite a trovare un linguaggio che unisce.

I vincitori

Il Centro Astalli, attraverso le attività nelle scuole, ha puntato sui giovani per la creazione di una società plurale e interculturale. Attraverso i progetti “Finestre – Storie di Rifugiati” e “Incontri”, migliaia di studenti ogni anno hanno la possibilità di ascoltare testimonianze dirette di uomini e donne che hanno vissuto l’esperienza dell’esilio o che sono fedeli di religioni diverse dal Cristianesimo.I tanti giovani saliti e premiati sul palco hanno raccolto la ricchezza di queste preziose testimonianze e le hanno trasformate in racconti: storie di viaggio, di esilio, ma anche di resilienza e integrazione. Ognuno con un proprio stile, col proprio punto di vista, ma sempre mettendosi nei panni dell'”altro” per poterlo capire e raccontare. Il racconto premiato “Tutti i sogni del mondo“narra la storia di Yusra Mardini, nuotatrice siriana che Gabriele Durante ha seguito nelle gare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. “Io sono nuotatore, mi sono appassionato alla sua storia e ho deciso di raccontare con una sequenza di flashback la forza di Yusra e la sua lotta per la sopravvivenza nelle acque del Mediterraneo”.

Premiazione del concorso Scriviamo a colori
Premiazione del concorso Scriviamo a colori
Il mare è il richiamo presente anche nel racconto La conchiglia dalle striature rosse, vincitore del concorso per le scuole medie, scritto da Rebecca Maria Intermite dell’I.C. Via Boccioni di Roma. “Ho avuto l’idea di scrivere questa storia quando ho visto in televisione l’immagine del piccolo Aylan sul bagnasciuga“. La protagonista del racconto raccoglie una conchiglia sulla spiaggia, luogo di divertimento e relax durante l’estate, e paragona le striature rosse di quella conchiglia al colore rosso della maglia di Aylan. “Il racconto rappresenta una possibilità geniale di includere l’esperienza della morte nella vita di tutti i giorni, ovvero di imparare positivamente a convivere con le tragedie in mare dei migranti forzati, senza dimenticare, ma cercando piuttosto di cambiare qualcosa nella propria vita” è la motivazione del premio redatta da Padre Alessandro Manaresi, Presidente della Fondazione del Centro Astalli, che ha premiato la giovane scrittrice.I racconti primi classificati saranno pubblicati su Piuculture nelle prossime uscite.(1.continua)

Elisabetta Rossi(30 ottobre 2019)

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