Lavoro, CivicoZero orienta i giovani al mondo post-emergenza

L’inizio della Fase 2 ha permesso la riapertura di spazi e realtà fondamentali per la tutela e il sostegno di minori non accompagnati e neomaggiorenni, due categorie estremamente fragili. È il caso di CivicoZero Onlus che, nonostante l’emergenza sanitaria, ha continuato a seguire i propri ragazzi servendosi della rete. Oltre agli sportelli legali e psicologici, ai corsi di lingua e ai laboratori creativi, sono stati attivati nuovi corsi di formazione utili sia a ri-orientare i ragazzi in una realtà lavorativa altamente precaria come quella attuale, sia per fornire loro competenze e conoscenze spendibili sul curriculum. Inoltre, Save the Children e Programma integra hanno lanciato due progetti finalizzati all’inserimento lavorativo rivolto ai ragazzi dell’Associazione, ma non solo, si tratta di Skills to Succeed e Xing.

CivicoZero: ri-orientare i giovanissimi nel mondo del lavoro post-emergenza

Orientamento al lavoro e nuove occupazioni

La crisi sanitaria ha condizionato il normale funzionamento di diverse attività lavorative: turistico-alberghiere, ristorative e manifatturiere comportando la chiusura di locali e la limitazione delle assunzioni. Una conseguenza rilevante nel processo di integrazione e autonomia dei neo maggiorenni che decidono di impiegarsi proprio in questi settori. Ma dai dati raccolti dallo sportello Civicorienta alcuni dei ragazzi neomaggiorenni assunti prima dell’emergenza sanitaria non hanno smesso di lavorare conservando il proprio contratto di lavoro: su 56 neo maggiorenni beneficiari in 6 hanno ripreso, iniziato o continuato la propria attività lavorativa dopo il lockdown a loro si sommano altri 8 che hanno ripreso dopo il 4 maggio. Venticinque hanno già una carriera avviata nel campo ristorativo-alberghiero poi interrotto a causa dell’emergenza. Un aspetto interessante è il calo delle assunzioni irregolari, probabilmente scoraggiato a causa delle restrizioni anti-contagio.

Sfruttamento e rischi della precarietà

Con la riapertura di alcune attività il rischio di sfruttamento è sicuramente più alto. Il lavoro nero può rappresentare una allettante alternativa agli occhi di coloro che desiderano percepire uno stipendio che, seppur basso, possa offrirgli autonomia. Qui entra in gioco il lavoro di CivicoZero che è impegnato nel prevenire i rischi dello sfruttamento attraverso una strategia di consolidamento delle conoscenze su diritti e doveri del lavoro regolare in Italia. Attenzione allo sfruttamento ma non solo: la precarietà dei lavori temporanei, ad esempio, potrebbe destabilizzare le aspettative dei ragazzi. Il lavoro degli operatori di Civico è di prestare molta attenzione ai rischi di alcuni lavori altamente precari, come quelli stagionali, affinché non abbiano un impatto negativo sui ragazzi e sulle loro aspettative.Nelle prospettive e previsioni future alcuni settori che non sono stati interrotti dall’emergenza sanitaria hanno ripreso o potrebbero riprendere in maniera esponenziale, creando nuovi posti di lavoro. Logistica, delivery, agricoltura, sanificazione e servizi alla persona sono alcune delle attività ininterrotte e sulle quali i neo maggiorenni verranno indirizzati per avviare un’esperienza lavorativa.Tra i ragazzi non manca  anche chi vorrebbe occuparsi in un settore artistico o culturale;  questo grazie anche alle esperienze laboratoriali del centro diurno che hanno stimolato l’interesse per le arti, dalla fotografia alla musica. L’emergenza sanitaria ha colpito violentemente anche il settore artistico rendendolo, di fatto, un ambito altamente precario ed instabile.Se da un lato le maggiori preoccupazioni dei giovani di Civico, e non solo, sono legate all’aspetto lavorativo dopo l’emergenza sanitaria, dall’altro è evidente un’esigenza di ripristino della socialità: incontrare gli amici o fare una partita a pallone sono attività che, seppur nella loro semplicità, si sono trasformate in desideri e che rientrano in un quadro di bisogni primari da soddisfare.

Giada Stallone(2 giugno 2020)

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