Saida Hamouyehy: letteratura migrante tra racconto e fumetto

Saida Hamouyehy

“Quando sono arrivata in Italia dal Marocco avevo 6 anni: ho fatto tutte le scuole qui, dalle elementari all’università, ma integrarsi all’inizio non è stato facile. Ricordo che un giorno la maestra mi disse che mi avrebbe chiamata Sàida (anziché Saìda, come dovrebbe essere pronunciato il mio nome) perché suonava più italiano”, spiega Saida Hamouyehy, autrice di “Attimo stellare” e “Modern roman holiday (carpe diem)”, un racconto e un fumetto realizzati nell’ambito del progetto “Words4link-Scritture migranti per l’integrazione”, organizzato dalla coop. Lai-momo, IDOS e altre associazioni attive nel campo dell’intercultura.

Conoscere l’italiano per integrarsi

Conoscere l’italiano è fondamentale per integrarsi, altrimenti il rischio è di autoisolarsi. La scuola, però, non sempre aiuta e può diventare un luogo di discriminazione anziché di inclusione: spesso gli insegnanti non colgono la difficoltà di comunicazione e la interpretano come un non voler socializzare; servirebbe una maggiore sensibilizzazione dei docenti in questo senso, ma anche la presenza di mediatori culturali nelle scuole. Quando, nel 2018, ho scritto la “Lettera di una ragazza straniera ai suoi coetanei italiani” volevo dire proprio questo”.

Letteratura migrante come strumento di integrazione

Corsi e concorsi dedicati alla letteratura migrante sono uno strumento utile per integrarsi nella società e avvicinarsi al mondo letterario anche sul piano lavorativo: in questo senso è importante che continuino ad esistere progetti validi come quello a cui ho partecipato, finanziati dalle istituzioni in un’ottica di dialogo tra culture diverse e di valorizzazione dei giovani”.

Saida Hamouyehy: sogni e modelli

“Scrivo racconti e poesie dal liceo e il mio sogno è scrivere un libro e pubblicarlo”, rivela Saida, “ma per riuscirci devo imparare tecniche di redazione e valorizzare le mie competenze: per questo cerco di partecipare a tutti i progetti in cui vedo del potenziale”. Ma quali sono i  modelli di Saida, non solo letterari. “Jane Austen!”, dice subito: “Amo i racconti vittoriani e mi ispiro alle scrittrici dell’800 che hanno avuto il coraggio di realizzare romanzi in un’epoca in cui la scrittura era una prerogativa maschile. Un altro punto di riferimento è Frida Kahlo: lei ha saputo investire su se stessa e superare gli ostacoli che si è trovata davanti, anche legati alla selettività del mondo dell’arte. Sto cercando di seguire il loro esempio”.

Attimo stellare e Modern roman holiday (carpe diem)

“Per scrivere “Attimo stellare” mi sono ispirata a “Il piccolo principe”: mi è sempre piaciuta l’idea di una storia in apparenza semplice, ma con una morale profonda, quindi ho cercato di scrivere qualcosa che fosse comprensibile ai bambini, ma che parlasse anche agli adulti”. Attimo stellare racconta di una lucertola che si trasforma in un ragazzo per prendersi cura di Eva, una giovane che soffre per un lutto, ma alla fine il protagonista deciderà di tornare animale. “La trasformazione in essere umano è una progressione apparente perché gli uomini tendono a rifugiarsi nella vita fittizia del mondo virtuale, trascurando i rapporti interpersonali della vita vera”, spiega l’autrice. “Per “Modern roman holiday (carpe diem)” mi sono ispirata a “Vacanze romane” e ad un mio viaggio: è la storia di una amicizia nata su un treno diretto a Roma. L’intento era valorizzare il patrimonio culturale italiano, ma anche il tempo trascorso con gli amici: la vita reale rispetto a quella virtuale. È questo che intendevo con carpe diem:non bisogna lasciarsi distrarre dal mondo virtuale e perdere le occasioni che la vita vera offre”.

Valeria Frascaro
(16 marzo 2021)