Dream job, come trovare il lavoro dei tuoi sogni, è l’incontro organizzato da Sandra Fratticci e Emilia Filosa dell’AIF (Associazione Italiana Formatori) sabato 5 maggio mattina a Roma per il progetto Niente Paura II, realizzato dalla redazione di Piuculture grazie all’8×1000 della chiesa Valdese. Hanno preso parte all’evento giovani italiani e stranieri, tra i sedici e i venti anni: Abdi, Alessandro, Anastasia, Angel, Francesco, Giatano e Marika, con storie eterogenee e in punti della vita diversi, ma tutti mossi dallo stesso desiderio di realizzarsi e di trovare il proprio percorso.
In aula si dispongono in cerchio, le sedie distanziate l’una dall’altra nel rispetto delle norme di distanziamento. Prima di iniziare, un leggero vociare ritma i momenti di attesa. Nella sala destinata alla formazione si respira un clima rilassato.
Il lavoro dei sogni: scegliere un’immagine
Sulla cattedra sono state disposte delle foto raffiguranti delle immagini su temi disparati. Ai ragazzi il compito di scegliere quella per loro più rappresentativa e poi, a turno, raccontare qualcosa di sé, in un modo interattivo per creare un clima di ascolto e accoglienza.
A spezzare il silenzio, dettato da un leggero imbarazzo, è Alessandro, diciotto anni nato a Roma, che mostra una foto del tramonto e si sofferma sull’importanza dei rapporti interpersonali. Marika invece illustra un’immagine nella quale si vedono sia il sole che la pioggia, che ha scelto di denominare «pioggia di sole». Per Marika questa foto rappresenta la commistione fra «le cose belle e le meno belle che fanno parte della vita».
Avere la consapevolezza della strada da intraprendere non è semplice, è un processo complesso, articolato e spesso non lineare e infatti, a prescindere dalla forma che assumerà nel tempo, discende sempre dalla medesima parola o azione iniziale “scegliere” che produce nei giovani presenti all’incontro “ansia e paura”, ma anche “presa di coscienza, tranquillità, opportunità, responsabilità”.
Il lavoro dei sogni: come raggiungerlo
In un’epoca nella quale i giovani faticano ad immaginare un futuro, Emilia Filosa è partita dai sogni. Ai ragazzi è stato detto di indicare «il lavoro dei sogni» e poi i passi da compiere per poterlo raggiungere: le competenze, le inclinazioni necessarie o la formazione scolastica. Filosa esorta i giovani a porsi una serie di domande: «Qual è il lavoro dei miei sogni, qual è il mio desiderio? Di ogni professione qual è la competenza necessaria?».
Qual è il lavoro dei sogni? Per rispondere a tale quesito consultare l’atlante delle professioni sul sito dell’INAPP (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche), nel quale sono indicati, per ogni professione, gli studi necessari e le competenze richieste.
La formatrice, dirigendosi verso il cuore dell’esperienza, incentrato sulla capacità di orientarsi verso il “lavoro dei sogni” e quindi sul poter discernere e scegliere con consapevolezza e coscienza, prosegue con una domanda rivolta a tutti i partecipanti: «a che punto sono nella mia vita?», una domanda posta per stimolare riflessioni.
Il lavoro fra sogni e ambizioni
I ragazzi sono stati perciò divisi in gruppi, nei quali ognuno racconta agli altri la propria ambizione. Naturalmente vengono presentati i mestieri più disparati: dall’attore, all’avvocatessa, fino ad arrivare allo scrittore di libri sulla storia araba. Quest’ultimo è il mestiere scelto da Abdi che, con voce flebile ma decisa, dice di essere consapevole che per fare lo scrittore è necessario «avere un’ottima conoscenza della lingua e leggere molti libri».
La giornata si conclude con una condivisione di idee e con un brainstorming di ritorno su quelle che sono state le emozioni e le sensazioni provate durante il laboratorio: «interessante, soprattutto la considerazioni sul percorso che non è immodificabile»; «utile, anche se ho meno ordine in testa»; «incoraggiante»; «un buon inizio» sono alcune delle dichiarazioni dei partecipanti. L’auspicio di Emilia Filosa è che i ragazzi possano concretizzare le proprie aspirazioni, coadiuvati dalla metodologia sperimentata durante l’incontro e fare una scelta consapevole e ponderata.
Marco Marasà e Elisa Galli
(9 giugno 2021)
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