Festival dei bambini, dei giovani e delle famiglie del Municipio II

festival dei bambini, dei giovani e delle famiglie
Il 14 giugno appuntamento con il Festival dei bambini, dei giovani e delle famiglie del II Municipio. Foto Pixabay

Il Festival dei bambini, dei giovani e delle famiglie, organizzato dall’Assessorato Politiche educative scolastiche per la famiglia del II Municipio, si terrà lunedì 14 giugno dalle ore 17 alle ore 19 presso il campo sportivo Spes Artiglio in via Boemondo 7.
Si tratta di un importante momento di restituzione dei progetti promossi dal II Municipio a sostegno dell’infanzia e l’adolescenza, finanziati attraverso il Fondo Nazionale Infanzia Adolescenza istituito dalla L. 285/1997. Tra di essi anche il progetto Italy School Bus dell’associazione Piuculture odv.

Il welfare municipale per l’infanzia e l’adolescenza

Il Municipio II è sempre stato un Municipio virtuoso sul versante delle politiche educative e di sostegno all’infanzia e all’adolescenza, impiegando ogni anno tutti i fondi erogati per interventi di welfare municipale”, spiega Paola Rossi, Presidente della Commissione Politiche educative del Municipio Roma IINell’ultimo anno questo impegno è stato addirittura premiato e il Municipio è diventato destinatario di fondi aggiuntivi, circa 100 000 euro, con cui sono stati finanziati ulteriori progetti.”
La Legge 285 del 1997, nata su impulso dell’allora Ministro per la Solidarietà Sociale Livia Turco, ospite dell’evento, per la prima volta istituisce un Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, i cui fondi sono erogati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e indirizzati ai Comuni per finanziare i progetti che vedano al centro le problematiche dei giovani, al fine di individuare e fronteggiare le fragilità specifiche presenti sul territorio.

I progetti per l’infanzia e l’adolescenza del II Municipio

“Pur avendo deciso di destinare un’attenzione speciale alla fascia adolescenziale, il nostro impegno è stato quello di impiegare i fondi della L.285 per cercare di fronteggiare quante più problematiche possibili riguardanti questa l’ampia fascia di utenza che rientra nella definizione di infanzia e adolescenza. Pur essendo quello con il reddito pro capite più alto di tutta la Capitale, il II Municipio ha un territorio molto esteso che presenta delle situazioni variegate. Non avrebbe avuto senso occuparsi degli adolescenti che frequentano i numerosi licei o gli istituti superiori della zona ignorando, per esempio, le problematiche che riguardano i più piccoli. Per questo abbiamo deciso di finanziare non soltanto il progetto On the road per il supporto sociale e psicologico degli adolescenti particolarmente colpiti dalla pandemia, o di dar vita al Centro Giovani in via dei Bruzi 14, ma abbiamo fortemente voluto anche un progetto come Italy School Bus, destinato a fornire un supporto non soltanto linguistico-didattico ma anche sociale ai molti alunni di origine straniera nelle scuole primarie e secondarie del territorio. A questo abbiamo affiancato un altro progetto, Generazione VentiPuntoZero, che si occupa di fornire device per seguire la DAD proprio a questi utenti. Perché in fondo è così che funziona: ogni progetto risponde a un bisogno, che apre ad altre criticità che vanno anch’esse affrontate con un altro progetto”.

Il terzo settore, stimolo e partner

Il ruolo delle associazioni di cittadinanza attiva nella concreta attuazione del welfare sociale dei Municipi è stato determinante per fronteggiare le molteplici criticità sociali originate o acuite in questo anno di pandemia. “Chiaramente per la buona realizzazione di questi progetti l’intervento del terzo settore è stato centrale non soltanto nella fase di realizzazione dei progetti ma anche in quella di stimolo. Molto spesso infatti è stato proprio partendo dagli input forniti dal mondo del terzo settore, che funge anche da filtro e da portavoce di problematiche sociali, che abbiamo ricavato degli spunti per l’ideazione dei progetti. Questo per noi significa fare politica quella vera, di strada: partire dai bisogni, e non da idee precostituite, per proporre progetti che incidano in concreto sulla vita quotidiana dei cittadini.”
Il principio di sussidiarietà che disciplina il ruolo del terzo settore nell’attuazione delle politiche di utilità sociale promosse dai soggetti pubblici svolge un ruolo importante nell’individuazione di criticità e problematicità sociali dei territori. Per consolidare questa alleanza virtuosa e compiere un passo in avanti che sostituisca alla logica del progetto quella del servizio di lunga durata, espressione di una precisa volontà politica.

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Silvia Proietti
(12 giugno 2021)

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