Agenzia UE per l’Asilo: verso il superamento di EASO

Il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo il 16 giugno scorso hanno raggiunto un accordo per la creazione dell’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA). Scopo dichiarato è quello di uniformare e migliorare le procedure di asilo in Ue e supportare maggiormente gli Stati con picchi di richieste “trasformando l’attuale Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO) in un’agenzia a pieno titolo”, con un mandato più esteso.

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Una proposta di lunga data

Fin dal 2016, con le prime proposte di potenziamento del CEAS, il Sistema Comune Europeo di Asilo basato sulla fissazione di standard minimi per le procedure per la protezione internazionale, ricognizione e protezione dei migranti, si discute in ambito comunitario dell’istituzione di un’Agenzia UE per l’asilo, con il compito di fornire assistenza operativa e tecnica agli Stati membri in materia di gestione delle tematiche migratorie e dell’applicazione del diritto di asilo, basate sui principi della solidarietà e condivisione di responsabilità. Le trattative sono andate avanti per anni, ma l’unico strumento in vigore fino ad ora è EASO, l’Ufficio Europeo per il Supporto all’Asilo, istituito con il Regolamento (UE) N. 439/2010 e attivo fin dal 2011.

Nonostante la creazione di EASO, l’emanazione della Direttiva 2011/95/UE  – meglio nota come “direttiva qualifiche” – che disciplina le norme per l’attribuzione della protezione internazionale, della Direttiva 2013/32/UE – o “direttiva procedure” che disciplina l’iter per la presentazione della domanda di asilo, o della Direttiva 2013/33/UE – o “direttiva accoglienza” persistono notevoli differenze tra gli stati membri in merito all’accoglimento delle domande di asilo e alla procedura e agli standard di accoglienza. Secondo i dati del Report EASO 2021 il 63% di tutte le domande di asilo del 2020 sono state presentate in soli tre paesi UE: Germania (122 000), Francia (93 000) e Spagna (89 000), seguite a una certa distanza da
Grecia (41 000) e Italia (27 000).

Fonte: Report EASO 2021. Dati Eurostat

Fronti di intervento

L’azione della nuova Agenzia UE si basa su questi fronti:

  • maggiore supporto operativo e tecnico agli Stati membri, tra cui formazione, preparazione, analisi delle informazioni e scambio di informazioni;
  • una riserva di 500 esperti, tra cui interpreti, gestori di casi o specialisti dell’accoglienza, da dispiegare come parte delle squadre di supporto all’asilo su richiesta degli Stati membri;
  • sviluppo di standard operativi, indicatori, linee guida e migliori pratiche per garantire maggiore uniformità nell’attuazione del diritto d’asilo dell’Unione;
  • un migliore monitoraggio e reporting sui sistemi di asilo e accoglienza degli Stati membri; 
  • sviluppo delle capacità nei paesi non UE per migliorare i sistemi di asilo e accoglienza e sostenere i programmi di reinsediamento dell’UE e degli Stati membri, sulla base della cooperazione esistente con le agenzie delle Nazioni Unite.

Le modifiche del CEAS

L’istituzione dell’Agenzia, dopo il potenziamento della Blue Card UE è il secondo tassello della stagione inaugurata dal Patto sulla Migrazione e l’Asilo del settembre 2020. L’accordo di giugno, come si legge nel comunicato ufficiale rilasciato dalle autorità europee, rappresenta un momento importante per la riforma del sistema comune “in un’ottica globale in materia di gestione dell’asilo e della migrazione; per la creazione di un sistema più efficiente e più resistente alla pressione migratoria, l’eliminazione dei fattori di attrazione e i movimenti secondari, la lotta contro gli abusi per fornire un sostegno migliore agli Stati membri più colpiti”.
L’accordo attende l’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio: soltanto a seguito di esito positivo, l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO) diventerà Agenzia dell’UE per l’asilo (EUAA) e potrà agire sulla base del suo nuovo mandato.

Silvia Proietti
(14 luglio 2021)

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