Essere complici delle violazioni dei diritti umani in Libia o non esserlo, questo è il dilemma. Il Tavolo Nazionale Asilo ha sottoposto al Premier Mario Draghi una proposta di annullamento del Memorandum Italia-Libia, in forma di lettera aperta presentata il 7 luglio nella Sala dei Caduti di Nassirya del Senato. Tra gli interlocutori, oltre alle associazioni che a livello nazionale si occupano di diritti e di migrazione, molte ONG che operano in tutto il mondo nelle situazioni di emergenza: da Amnesty a Oxfam a Medici senza Frontiere, affiancati da deputati, senatori, schierati per il no al rifinanziamento della Guardia costiera libica, calendarizzato alla camera il prossimo 15 luglio. Tra i parlamentari presenti rappresentanti di +Europa, Emma Bonino e Riccardo Magi, di LeU Erasmo Palazzotto e Loredana De Petris, Francesco Verducci del PD, Doriana Sarli e Paola Nugnes ex Cinque Stelle.
Tavolo Nazionale Asilo, quanto ci sta costando questo Memorandum?
“Sbalordito che non ci sia nessuno che scelga i diritti umani come tema della propria identità” si dice Filippo Miraglia di Arci, una tra le trentadue associazioni parte del Tavolo Nazionale Asilo. Al centro del dibattito c’è uno stupore condiviso sulla mancanza di sensibilità in fatto di diritti dell’uomo, resa emblematica dal Memorandum Italia-Libia ormai giunto al quarto anno di rinnovo. Ma l’accordo del 2017 si inserisce in un più vasto filone di operazioni e finanziamenti che lega i due Paesi: un esempio, messo in luce da Oxfam e portato in conferenza stampa anche dall’onorevole Riccardo Magi, è la missione Mare Sicuro per la quale nel 2021 saranno stanziati 170mila euro in più rispetto allo scorso anno, una parte dei 36milioni versati a favore della guardia costiera libica dal 2017 in poi. Quello che sembra accomunare le missioni è una mancanza di tutela nei confronti dei migranti, automaticamente riportati sulle coste di partenza e condannati alla detenzione nei centri libici. “Dal 2017 ad oggi sono state intercettate 65mila persone, poi riportate in Libia tra le 600mila già bloccate sul territorio” ha aggiunto Paolo Pezzati di Oxfam, secondo il quale sembra ancora lontano un cambio di rotta sulle politiche migratorie. Di qui l’invito ai parlamentari “di alzare la voce in aula”. Tutti i relatori sono concordi sulla necessità di fermare le violenze sui migranti, nonché sull’urgenza di una informazione trasparente su quanto accade in Libia. In particolare, l’onorevole De Falco ha duramente ribadito l’urgenza di chiarezza istituzionale sulle missioni finanziate, in modo che sia sempre percepibile il confine tra reale assistenza ai migranti e intervento militare.
Tavolo Nazionale Asilo, i punti della lettera al Premier
I numeri che contano realmente, però, sono quelli relativi ai morti in mare, cioè 720 dall’inizio dell’anno e più di 7mila accertati dal 2017. È su questi tragici dati che il Tavolo Nazionale Asilo ha individuato i propri punti cardine, in virtù di una riforma delle politiche migratorie: “non è accettabile che si parli di salvataggi dei naufraghi, quando nelle sedi istituzionali europee e nazionali è ben noto che essere riportati in Libia significa essere condannati a violenze, torture e abusi di ogni tipo”, recita la prima parte della lettera aperta al Premier. Le soluzioni avanzate sono quelle di porre fine agli accordi che finanziano le operazioni della guardia costiera e rendere possibile l’evacuazione dei detenuti dalle prigioni, supportandone anche il diritto a chiedere asilo. È stata sollecitata, inoltre, la promozione di un’azione politica in accordo con l’Ue per la ricerca e il soccorso in mare proprio perché, “l’Italia in quanto Stato costiero torni a coordinare le attività di SAR nel Mediterraneo e supporti attivamente il lavoro ad oggi svolto dalle ONG”. Rispetto ai corridoi umanitari, sulla cui attivazione il Ministro dell’Interno Lamorgese si è detta d’accordo un mese fa, l’onorevole Palazzotto parla di “foglia di fico”, dato che spesso solo un centinaio di persone riescono ad arrivare in Italia dalla Libia e il più delle volte grazie al supporto economico di Ong. “Noi andremo avanti” conclude Miraglia, “perché pensiamo sia maggioritaria la parte che è con noi e che non prende la parola”. Il Tavolo Nazionale Asilo muoverà i prossimi passi in piazza, a Montecitorio, il prossimo 14 luglio, il giorno prima della calendarizzazione alla camera del rifinanziamento della missione libica.
Il testo della lettera aperta del Tavolo Nazionale Immigrazione
Giada Stallone
(7 luglio 2021)
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