Il decreto che fissa gli standard dei centri di accoglienza

Decreto
Foto di Paride De Carlo

Con il decreto del 22 luglio 2021 il Ministero dell’Interno, in accordo con il Ministero della Salute, ha fissato gli standard igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza dei centri di accoglienza per i migranti. Nel decreto presenti anche misure di prevenzione, controllo e vigilanza relative alla partecipazione o alla propaganda attiva a favore di organizzazioni terroristiche internazionali.

Cosa prevede il decreto?

Il decreto prescrive che nei centri di accoglienza siano rispettati:

  • Gli standard previsti dalle norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, prevenzione incendi, agibilità, igiene e sicurezza, attestati da idonea documentazione, e le norme di buona tecnica relative a microclima e illuminazione;
  • gli standard sanitari di tipo strutturale, tecnico e organizzativo previsti dalle norme statali e regionali vigenti per i locali nei quali viene svolta attività di assistenza sanitaria.

Nel caso in cui l’assistenza prestata non sia soggetta per legge ad autorizzazione sanitaria devono essere rispettati, sotto il profilo strutturale, organizzativo e tecnico, gli standard igienico-sanitari indicati in un documento allegato. Tale documento individua i requisiti delle prestazioni sanitarie assicurate agli ospiti e l’ubicazione, interna o esterna al centro, dei locali adibiti allo svolgimento di tale assistenza. Il locale dovrà essere igienizzato quotidianamente e dovrà rispettare una serie di norme, fra cui un adeguato ricambio dei volumi d’aria, una temperatura interna adatta alla svestizione del paziente e la presenza di lavabo con acqua corrente anche calda. Nel documento si ritiene inoltre necessario individuare per ogni struttura un’area funzionale per l’isolamento temporaneo degli ospiti, dotata di servizi igienici dedicati, anche qualora il locale per le visite sia esterno al centro.

Prevenzione, controllo e vigilanza

Spetterà all’ente gestore dei centri e delle strutture assicurare ai suoi ospiti, attraverso l’impiego di personale qualificato, un corretto servizio di informazione e orientamento legale, facendo conoscere i principi fondamentali e i diritti e doveri della persona enunciati nella Costituzione. Nel decreto presenti anche misure volte a contrastare la partecipazione o la propaganda a favore di organizzazioni terroristiche internazionali. L’ente gestore segnalerà infatti alle autorità gli ospiti che avranno condotte che “appaiono ispirate a fattori di estremismo violento”. A tal fine, si legge nel decreto, verranno promosse attività di formazione del personale impiegato nei centri.

Il testo integrale del decreto è disponibile al seguente link

Vincenzo Lombardo
(15 settembre 2021)

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