La manifestazione di sabato 16 ottobre, il cui slogan scelto recita “Mai più fascismi”, è stata indetta unitariamente da CGIL, CISL e UIL. I sindacati sono scesi pacificamente in piazza a Roma per dire no a qualsiasi forma di fascismo a seguito dell’assalto alla sede della CGIL. Il coloratissimo corteo dei manifestanti, provenienti da tutta Italia, si è radunato alle 14.20 a piazza San Giovanni.
«Questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti», ha detto Landini, segretario della CGIL, che poi ha aggiunto: «L’attacco alla CGIL, l’attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il paese e noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia è per estendere la democrazia nel nostro paese e in Europa».
Parole condivise e sostenute da una platea variegata. In prima fila e alle estremità della piazza numerosi anziani pensionati che, congiuntamente ai sindacati, hanno percorso tante battaglie di diritti, una di loro, Carla Pucci, inaugura gli interventi sul palco di San Giovanni ricordando gli anni di lotte e di conquiste. Numerosi anche i giovani che più in sordina manifestano alzando striscioni contro i fascimi e le oppressioni. Abbracciati stretti alle bandiere rosse, verdi e blu sono tantissimi, invece, i lavoratori e le lavoratrici italiani e stranieri che manifestano, per vedere riconosciuti i propri diritti e per sostenere i sindacati che sono e rappresentano fonte essenziale di notizie d’informazioni, di servizi e di tutela.
Samir, originario dell’Eritrea, è uno di loro, è arrivato stamattina presto a Roma dalla Lombardia con i metalmeccanici. «Oggi sono qui perché i sindacati rappresentano per noi stranieri una fondamentale opportunità d’integrazione e di acquisizione di dritti e non solo per quanto riguarda il lavoro ma anche di libertà civili e sociali. Il sindacato mi ha permesso di avere delle tutele, d’incontrare persone che combattono battaglie di democrazia e libertà, di avere accesso ad informazioni e diritti che altrimenti non avrei conosciuto». Samir il fascismo lo conosce solo per sentito dire, e anche se è in Italia da abbastanza tempo da sapere cosa rappresenta non ha un’opinione forte in merito. Nonostante questo è certo che se qualcosa osteggia il lavoro, la democrazia e la libertà deve essere fronteggiato e combattuto attraverso mobilitazioni e proteste.
La manifestazione di sabato è stata infatti un grido di generazioni e umanità congiunte, unite per difendere un futuro di “Mai più fascismi: per il lavoro, la partecipazione, la democrazia”.
Elisa Galli
(17 ottobre 2021)
Fotogallery: Elisa Galli e Luciana Scarcia
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