Il 14 dicembre da Pesek, frazione di San Dorligo della Valle, in provincia di Trieste, nei pressi del confine con la Slovenia, un gruppo di atleti ha dato il via a una staffetta con destinazione Oulx, in Val di Susa: è partito un cammino della speranza sulle orme dei migranti per accendere i riflettori sulla rotta balcanica. Sono 800 chilometri e rappresentano solo una parte del lungo viaggio.
Fino alla meta raggiunta il 22 dicembre, a piedi e in bicicletta, i partecipanti si sono passati il testimone, rappresentato da pagelle di giovanissimi migranti, lungo i confini che dall’Italia portano verso il Nord. Anche questa è una scelta simbolica per ricordare lo studente del Mali annegato nel Mediterraneo con una pagella cucita nella tasca della giacca, come unico documento e lasciapassare per l’Europa mai raggiunta.
A promuovere il percorso Linea d’Ombra Odv, ENGIM, Missionland, Istituto Sindacale per la cooperazione allo sviluppo, Mamre Torino, Danish Refugee Council, Sezione Italiana, e Rainbow4Africa, Comune di Torino.
Il cammino della speranza è quello che, nel film di Pietro Germi del 1950, un gruppo di siciliani compie per raggiungere la Francia. Oggi a camminare sono donne, bambini, uomini siriani, afghani, iracheni, pakistani e il viaggio è ancora più lungo.
Le tappe sulle orme dei migranti
Il cammino della speranza: il racconto social
14 dicembre – Trieste
17 dicembre – Arrivo a Thiene
19 dicembre – Verso Curno
21 dicembre – Tappa Milano-Torino
22 dicembre – Verso Oulx, in Val di Susa
22 dicembre – L’arrivo
Redazione
(23 dicembre 2021)
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