Rete di solidarietà per l’Ucraina nella Capitale

La Capitale si è mobilitata contro il conflitto, la rete di solidarietà per l’Ucraina vede numerose attività e le manifestazioni contro la guerra, che insiste sul territorio ucraino e che vede coinvolta la popolazione civile, sono state altamente partecipate.
Tra le numerose iniziative che si sono susseguite in questi giorni ci sono: la veglia in streaming da Trastevere, la protesta davanti all’ambasciata Russa, l’appello al digiuno del Papa, l’esposizione a Fiumicino della bandiera della pace su tutti i palazzi comunali, la bandiera ucraina proiettata sul Colosseo e sul Campidoglio e tutte le manifestazioni e le persone che hanno sfilato per chiedere la fine della guerra e per mostrare vicinanza al popolo ucraino. I romani non sono scesi nelle piazze capitoline, ma stanno attuando diverse azioni di solidarietà inclusa la raccolta di beni di prima necessità per supportare la popolazione ucraina.

Solidarietà per l’Ucraina

Le prime ad attivarsi subito dopo l’invasione russa sono state le ong italiane storicamente presenti in Ucraina come Aibi – Amici dei Bambini, Soleterre, Avsi.
Si è poi propagata e diffusa la solidarietà sul territorio nazionale ed oggi le campagne attivate, a livello nazionale, sono molte: quella di Croce Rossa Italiana Unhcr e Unicef, ma anche le numerose altre coordinate dalle grandi realtà italiane e internazionali come, fra le altre, Save The Children , Terre desHommes, Medici Senza Frontiere, Anpas, Arci, Cittadinanzattiva, Emergenza Sorrisi, Fidas, Avis, Banco Alimentare, Modavi, Ibo Italia, Plan, Progetto Sud, Salesiani per il sociale, Anffas, Sos Bambini, Federazione Italiana malattie rare, Vis, Cisom.

  • Santa Sofia a Boccea la chiesa Ucraina

Una vera catena di montaggio umana per aiutare i profughi di guerra, quella che è nata spontaneamente presso la Basilica di Santa Sofia, punto di riferimento a Roma della comunità ucraina. Volontari di tutte le nazionalità, che lavorano incessantemente dalle otto del mattino alle dieci di sera. Padre Marco Semehen, rettore della Chiesa, sta raccogliendo ogni tipo di bene di prima necessità, ovvero cibo a lunga conservazione, medicinali e materiale sanitario. Si tratta del luogo naturale di riferimento per tutti i cittadini ucraini residenti a Roma, al quale è possibile accedere dalle 9.00 alle 20.00 per la consegna del materiale. I pacchi possono essere anche inviati all’indirizzo della Basilica di Santa Sofia, in via Boccea 478.
In questo momento sono indispensabili volontari per caricare i container.
Contatti: tel. 06 6240203

  • Chiesa “Martiri Canadesi” nel Municipio II per l’Ucraina 

Il Municipio II in stretta sinergia con il terzo settore del territorio ha collaborato all’apertura di un presidio fisso di raccolta presso la Chiesa “Martiri Canadesi” in via G.B. de Rossi 40-44. Qui gli Scout Agesci provenienti da tutta la Zona Nord Est “Auriga” si occupano della ricezione, dell’imballaggio e del trasporto dei generi raccolti fino ai punti di partenza. Gli orari di apertura per i prossimi dieci giorni saranno tra le 16 e le 20 dal lunedì al venerdì e nel fine settimana dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Si raccolgono medicinali, strumentazioni mediche, alimenti a lunga conservazione (no vetro), prodotti per l’igiene personale, prodotti per i bambini.

  • Casa-famiglia KIM raccolta per i bambini ucraini

L’Associazione KIM ha deciso di aderire all’iniziativa in favore dei bambini ucraini lanciata dall’ Associazione Salvabebè – Salvamamme che si sta muovendo in collegamento con associazioni gemelle a Leopoli e in zone di confine con la Romania.
Chiunque volesse donare può recarsi nella sede dell’Associazione in via di Villa Troili, 46, fra le 10 e le 18. Questi i prodotti raccolti: prodotti igienici per bambini; omogeneizzati; pastina; crema di riso e d’avena; latte in polvere fase 1 e 2; latte speciale anti-rigurgito/reflusso; latte di soia; latte di riso; pannolini tutte le taglie; salviette umidificate; pasta protettiva. Attraverso l’Associazione Salvabebè – Salvamamme, quanto raccolto sarà inviato alle famiglie, partendo da Roma con furgoni di trasporto internazionali dell’Associazione Ucraina in Italia.

  • Donazioni

Per aiutare il popolo ucraino si può anche fare una donazione in denaro a Sant’Egidio, Caritas, Croce Rossa andando sui siti web di ciascuna organizzazione. Sant’Egidio sta infatti sostenendo la Comunità in Polonia impegnata nel trovare luoghi e case per accogliere i profughi. La Caritas in Ucraina ha 19 centri e la Croce Rossa è attiva con i suoi volontari nel portare acqua, cibo, assistenza sanitaria.

  • Animali con l’Enpa

L’Enpa si è impegnata fin da subito su più fronti per aiutare in queste ore drammatiche. Stanno organizzando invii di petfood e medicinali veterinari. Hanno aperto un canale di contatti diretti con soci e volontari Enpa di nazionalità ucraina per raccogliere ogni segnalazione e richiesta di intervento e una mail, ucraina@enpa.org, legata all’emergenza. Tra le varie raccolte alimentari si accettano anche i pasti per gli animali.

Ospitalità per i profughi ucraini

Chi volesse ospitare in casa propria i profughi ucraini in arrivo ha diversi modi per farlo. I Comuni di varie città hanno attivato modalità differenti per poterlo fare, anche in collaborazioni con associazioni e organizzazioni come Caritas o Croce Rossa.
I cittadini italiani che intendono accogliere cittadini ucraini in fuga devono rivolgersi alla prefettura del proprio Comune, o comunque monitorare i siti della propria città, della Regione e delle principali organizzazioni che vi operano per vedere se sono state attivate iniziative specifiche.
Indirizzo mail utile nella zona di Roma è emergenza.ucraina@comune.roma.it, a cui contattare la task force della Capitale per l’emergenza oppure al numero verde 800.93.88.73

Elisa Galli
(9 marzo 2022)

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