“Elis for Ukraine” è il nome del progetto umanitario promosso da Elis, centro di formazione professionale, realizzato in collaborazione con la scuola ucraina “Prestigio”. L’obiettivo che muove il progetto, attivo da giugno, è fornire servizi e proporre attività ai profughi ucraini, per la maggior parte donne con al seguito i loro figli.
“Elis for Ukraine”: ll progetto
Il progetto prevede due linee di intervento: una riguarda i bambini con un’età compresa tra i tre ed i quattordici anni, l’altra interessa i rifugiati con un’età superiore ai quindici anni. Per i bambini è previsto un centro estivo, operativo la mattina, in cui si svolgono attività eterogenee. Attualmente gli iscritti al centro ammontano ad un centinaio. Per gli adolescenti e gli adulti invece, sempre durante la mattina, è possibile seguire corsi di italiano. Il numero di persone che ad oggi frequenta le lezioni è di circa ottanta.
“Lo scopo è quello di permette ai profughi di sfruttare al meglio il tempo in Italia – spiega Maria D’Ambra, coordinatrice delle attività didattiche di “Elis for Ukraine” – la maggior parte di queste persone vorrebbe tornare in Ucraina, ma poiché impossibilitate a farlo non resta loro che investire questo periodo in attività utili. Certamente l’apprendimento della lingua italiana è il primo passo per tentare di accedere, seppur temporaneamente, al mondo del lavoro”.
Oltre ai corsi di italiano sono attivi gli sportelli di orientamento aperti a ragazzi ed adulti per cercare di comprendere le attitudini ed i talenti di ognuno. In base alle inclinazioni individuate tramite questi sportelli, a partire da settembre, sarà possibile per i ragazzi partecipare a corsi professionalizzanti, per gli adulti, già formati in Ucraina, verrà proposto l’inserimento nel mondo del lavoro. “Elis for Ukrain”, infatti, vorrebbe consentire a quest’ultimi di inserirsi nel mondo lavorativo italiano secondo le competenze già acquisite nella loro terra natale, cosa tutt’altro che facile.
Inoltre, a partire dalle prossime settimane, i rifugiati potranno dedicarsi ad una serie di attività pomeridiane: corsi di inglese e di informatica ma anche corsi di basket, di pallavolo, di pilates.
Una testimonianza: Hirina
È Hirina a raccontarci la realtà di “Elis for Ukraine”, congiungendola alla sua storia: “abito in Italia da tre mesi e mezzo, ho perso un figlio a causa della guerra, mia figlia invece studia a La Sapienza. Non pensavo che potesse esserci per noi profughi un’accoglienza così sincera, così profonda. Ciò ci ha permesso di capire che non siamo soli in questo mondo. Ora sono ospitata da una famiglia italiana, trovata grazie alla Comunità di Sant’Egidio che non appena arrivata mi ha fornito supporto alimentare e aiuti psicologici. Vogliosa di apprendere la lingua italiana, ho conosciuto, tramite Tetyana Tarasenko direttrice della scuola Prestigio, la realtà di “Elis for Ukraine”. E’ come essere in una grande famiglia con persone cordiali, ma anche professionali che ci aiutano ad integrarci al meglio nella società italiana”.
Cleofe Nisi
(19 luglio 2022)
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