Grande partecipazione alla conferenza stampa per il lancio della XXVIII edizione del MedFilm Festival. Questa storica manifestazione, che porta a Roma una selezione di film provenienti dall’area mediterranea, illuminerà tre sale cittadine con le 65 pellicole in concorso dal 3 al 13 Novembre.
”L’ospite di quest’anno è tutto il Mediterraneo. Non abbiamo scelto un paese in particolare per questa edizione. Tutta l’area è rappresentata. L’ospite d’onore del MedFilm festival è il Mediterraneo e tutte le sue sponde culturali” spiega Ginella Vocca, fondatrice e direttrice artistica dell’evento.
MedFilm Fest: mar Mediterraneo in primo piano
“Nei confini di questo mare c’è la nostra identità ed in questo spazio sono concentrati i destini di tante persone. E per questo non possiamo che essere orgogliosi che questo evento sia nella regione Lazio e a Roma. C’è un valore politico in questa rassegna perché attraverso il linguaggio dell’arte, del cinema e della cultura si può provare a leggere la realtà di oggi in un’ottica diversa.” dichiara Paolo Orneli, assessore allo sviluppo economico della regione Lazio.
Non si può parlare di Mediterraneo senza parlare di migrazione e ad intervenire sul tema è Lawrence Heart dell’OIM, Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, che ci tiene e a sottolineare come questo festival possa aiutare a vedere il tema da un’altra prospettiva. “Molto spesso oggi quando si parla di migrazione si parla di drammi umani, di sbarchi, di guerra e conflitti. Ma oltre a queste cose, drammaticamente vere, c’è anche l’arricchimento culturale lo scambio e la contaminazione. Le migrazioni contribuiscono a migliorare le nostre società e a renderle più innovative.”
Un Programma fatto di proiezioni, incontri e premiazioni
A contendersi il Premio Amore & Psiche sono otto film, in rappresentanza di sette diversi paesi, selezionati per la modalità con cui affrontano i temi cruciali del presente. In Ta Farda dell’iraniano Ali Asgri, la giovane protagonista si ritrova con solo ventiquattro ore per nascondere il suo bambino che una società ferocemente ipocrita considera illegittimo. La regista curda Zayne Akol indaga con un accurato documentario, Rojek, il mondo della follia dei combattenti dell’ISIS. Il tema che accomuna i due thriller – Burning Days di Emin Alper e Ashkal di Youssef Chebbi – è l’ambiguità dei sistemi di potere e il loro effetto sugli individui. In gara troviamo anche un’opera prima di due registi algerini, La Dernière Reine, che ci porta in una Algeria cinquecentesca con gli occhi di una donna. You have to come and see it di Jonas Trueba ci fa ascoltare da vicino le domande, i dubbi, gli slanci di due coppie sulla trentina delle campagne vicino Madrid. Infine partecipano anche due film candidati all’Oscar come miglior film straniero per i loro rispettivi paesi: Bleu du Caftan di Maryam Touzani per il Marocco e Under the Figs di Erige Sehiri per la Tunisia.
Il Concorso Internazionale Cortometraggi ci porta in altri 14 paesi mediterranei attraverso i corti in gara. Presente un’anteprima mondiale: 48 Hours della regista iraniana Azadeh Moussavi e ben quattro anteprime italiane. Nella categoria Perle, dedicata interamente al cinema italiano indipendente, troviamo il musical sul diritto di cittadinanza Un milione di italiani (non sono sono italiani) di Maurizio Braucci ispirato dall’esperienza del regista con le ragazze e i ragazzi del Centro Interculturale Officine Gomitoli della cooperativa Dedalus.
C’è poi la sezione Voci dal Carcere dove troveremo unicamente film realizzati dai detenuti provenienti da alcuni istituti di pena italiani e Sguardi dal Futuro che raccoglie i lavori di 13 studenti provenienti dalle scuole di cinema di vari paesi.
Giunti alla loro sesta edizione, e grazie al sostegno dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, del MiC, della Regione Lazio e Lazio Innova, tornano anche i MedMeetings, lo spazio ideato per connettere i diversi attori del settore cinematografico che si affacciano sul bacino del mediterraneo.
Due i progetti per raggiungere questo tipo di obiettivi: il bando WIPS – MedFilm Works in Progress e gli incontri di MedPitching.
Il primo consiste in un premio in denaro, finanziato dall’OIM, per sostenere la postproduzione di un film proveniente dalla zona euromediterranea.
La novità di quest’anno, i MedPitching, nascono invece per trovare un nesso concreto tra i produttori e i cineasti della regione che cercano finanziamenti per i propri film e i possibili coproduttori italiani di minoranza. “L’Italia è geograficamente e storicamente centrale rispetto al mediterraneo. Una centralità che vorremmo ritrovare anche nell’ambito del cinema. La nostra speranza è che questa manifestazione si consolidi e diventi un punto di riferimento per l’industria della regione ed il nostro paese centro di questa fervida attività di collaborazione e comunicazione tra realtà produttive diverse” conclude Paolo Bertolin, curatore dei MedMeetings.
MedFilm Fest: il decimo anno della Giuria Piuculture
Compie dieci anni la collaborazione fra il MedFilm Fest e Piuculture che ha prodotto la Giuria Piuculture composta da cittadini di origine straniera che vivono nella capitale. Sei curiosi di cinema provenienti dal Kenya, Edna Velma Adhiambo, dall’Iran Ramtin Bidares, dalla Turchia Burcu Iena, dalla Tunisia Omar Neffati, dal Perù Carlos Hernan Quiroz Serrano ed anche dall’Ucraina Tetyana Tarasenko si confronteranno, discuteranno, dopo aver visto gli otto film in concorso, per decidere quale, secondo loro, sia il migliore.
Il programma della XXVIII edizione del MedFilm Festival
Paolo Pirani
(27 Ottobre 2022)
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