Tutori volontari di minori stranieri non accompagnati: attivi i rimborsi

Il 19 settembre 2022 viene pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” (GU n.219) il provvedimento del Ministero dell’Interno, emanato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che chiarisce le modalità di accesso al Fondo per i rimborsi destinati alle attività dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Una misura a lungo attesa: già dal dicembre 2019, con la legge di Bilancio per il 2020 (art. 1, comma 882, L. n. 160/2019), il Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è stato incrementato di 1 milione di euro annui, “solamente” dopo 2 anni e otto mesi diventano note le procedure per accedervi.

Il decreto

Non solo i tutori volontari ma anche l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza da tempo sollecitavano lo sblocco delle risorse messe in campo dal Parlamento. In particolare, l’Autorità Garante aveva esercitato la sua pressione con una nota ufficiale inviata al Ministero dell’interno e al Mef. Molto attiva in tema anche la campagna promossa da Save the Children, che esprime ora soddisfazione per il decreto divenuto attuativo.

Ma cosa prevede l’auspicato decreto? Tre le linee principali:

  • concessione dei rimborsi ai datori di lavoro del 50% del costo dei permessi accordati ai dipendenti per lo svolgimento di prestazioni a favore dei minori (tetto massimo 60 ore). Nello specifico, le richieste al datore di lavoro dovranno essere corredate dal nulla osta del Tribunale per i minorenni, che dichiarà la necessità dell’intervento a favore del minore. Il datore di lavoro potrà poi avanzare la richiesta di rimborso.
  • rimborso a favore dei tutori delle spese di viaggio sostenute per adempimenti connessi con l’ufficio della tutela volontaria.
  • possibilità di riconoscere – in circostanze straordinarie e su decisione del Tribunale per i minorenni – un’equa indennità, fino a 900 euro, al tutore volontario al termine di una tutela particolarmente onerosa e complessa (purché non sia iniziata nei tre mesi precedenti la maggiore età del minore).

I fondi saranno erogati dalle prefetture e proprio agli uffici delle prefetture andranno indirizzate le richieste.

Un traguardo importante

A commentare il traguardo raggiunto l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti: “Finalmente, dopo le mie sollecitazioni e il lavoro svolto dal tavolo interministeriale a cui ho partecipato, viene sbloccato il milione di euro annuo che il Bilancio di previsione dello Stato ha previsto a sostegno di chi fa da tutore di minori stranieri senza adulti di riferimento nel nostro Paese. I tutori sono persone che svolgono una funzione fondamentale: sono punto di riferimento per ragazzi soli e fanno da raccordo con servizi sociali, centri di accoglienza, uffici scolastici regionali e scuole, tribunali e procure minorili. A questo impegno civico dedicano il loro tempo libero e del loro apporto, specie in questo periodo, c’è particolarmente bisogno. Non era giusto che i tutori volontari dovessero anche sostenere, senza alcuna possibilità di rimborso, le spese legate all’esercizio di tali compiti”.


Immediato anche l’intervento di Save the Children: “Esprimiamo soddisfazione per la pubblicazione del decreto attuativo che chiarisce le modalità di accesso al fondo per i rimborsi delle spese vive e i permessi retribuiti dei tutori volontari, figure di sostegno importantissime nella vita dei minori stranieri non accompagnati. La figura del tutore volontario è stata introdotta in Italia nel 2017 con la Legge 47, fortemente sostenuta da Save the Children. Abbiamo potuto apprezzare negli anni l’importanza di questa figura adulta di riferimento nel percorso di crescita di ragazzi e ragazze che giungono nel nostro Paese senza genitori e che trovano nel tutore un punto di riferimento fondamentale in tutti i passaggi della loro crescita. Auspichiamo che questo sostegno concreto che il Governo riconosce oggi ai tutori volontari possa coincidere con una forte campagna di sensibilizzazione per aumentare il numero dei tutori in particolare nei territori dove se ne ha maggiormente bisogno” nota Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia- Europa di Save the Children.

Attualmente i tutori volontari, secondo l’ultimo dato disponibile su base nazionale (2020), ammontano a 3.500 nelle diverse regioni italiane, un numero significativamente inferiore rispetto ai quasi 16.595 minori stranieri non accompagnati censiti in Italia fino a fine luglio 2022. Fondi e sensibilizzazione sembrano allora davvero necessari.

Cleofe Nisi
(5 ottobre 2022)

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