Rapporto Africa Mediata 2023: come i media riflettono l’Africa

Africa mediata 2023”, è l’incontro che si è tenuto a Roma il 25 maggio e ha avuto come oggetto l’Africa che non si racconta o che comunque viene narrata in maniera inadeguata. Un continente-mirino di luoghi comuni e falsi miti che ricoprono la nostra visione di quello che realmente è: un continente che ha tanto da raccontare ma di cui si fa una rappresentazione scarna e poco puntuale.

Sono stati molti gli interventi in merito, spesso di giovani che sono riusciti a raccogliere elementi cardine di quello che è davvero l’Africa. Un territorio ricco di risorse quanto di differenze e che appare determinato a conquistare il proprio futuro con ogni mezzo possibile, ad esempio attraverso l’innovazione digitale.

Le parole Paola Crestani

La presidente Amref Italia, Paola Crestani ha presentato il rapporto “Africa Mediata”: “Un continente enorme che i media rappresentano attraverso il suo sguardo. Quella che emerge non è tutta l’Africa, né l’Africa che esiste davvero e né tanto meno quello che servirebbe al pubblico per avere una conoscenza approfondita. Spero che questo incontro ci aiuti a cambiare il nostro sguardo”.

La presidente ha poi aggiunto: “La nostra visione dell’Africa è condizionata da stereotipi che non nascono a caso, ma sono frutto di secoli di cultura razzista. Una cultura creata e alimentata dall’uomo bianco per giustificare il proprio potere e anche colonialismo e schiavismo. In nome di questa cultura razzista gli africani sono esseri inferiori, inadatti. L’Africa è un continente povero ma dispone anche di tante risorse e potenzialità”.

Africa Mediata 2023: cosa dice il rapporto

Giunti al quarto Rapporto Africa Mediata, la ricerca rileva un tratto di continuità che accompagna tutte le edizioni dal 2020 a oggi: la marginalità nei media mainstream della comunicazione sull’Africa e sulle persone africane e afrodiscendenti. 

È stata analizzata la copertura dell’argomento Africa nei quotidiani, fatta attraverso l’analisi delle prime pagine di sei testate italiane: Avvenire, Corriere della Sera, II Fatto Quotidiano, Il Giornale, La Repubblica, La Stampa nel corso del 2022. Tredici notizie in media al mese sulle prime pagine dei quotidiani, con l’84% degli articoli relativi all’Africa in Italia relativamente ai flussi migratori e alla sicurezza.

Per quanto riguarda la copertura dell’Africa nei notiziari di prima serata delle sette reti generaliste di Rai, Mediaset e La7, nell’arco di 12 mesi, nel corso del 2022, prosegue e si accentua nel 2022 una tendenza già osservata a partire dal 2020: la riduzione progressiva delle notizie sull’Africa. Nell’insieme dei Tg analizzati si sono rilevate soltanto 1.174 notizie pertinenti, il 22% in meno rispetto al 2021, con una prevalenza netta di attenzione all’Africa “qui” relativa ai flussi migratori e alla gestione dell’accoglienza.

Infine si è analizzata la rappresentazione del continente africano, i suoi Paesi, le persone africane o afrodiscendenti, nei programmi di informazione e infotainment trasmessi, nel 2022, dalle sette reti generaliste a diffusione nazionale. La marginalità di attenzione per l’Africa viene confermata anche quest’anno: su 61.320 ore trasmesse in un anno dalle sette reti monitorate, sono stati rilevati 700 riferimenti all’Africa nei programmi di informazione e infotainment, in media un riferimento ogni 8 ore di programmazione, i dati ci fanno capire come ci sia ancora molta strada da fare per trasmettere un’immagine dell’Africa e dei suoi abitanti efficace.

 

Giulia Fuselli
(05 giugno 2023)

 

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