Le Arene del cinema di Roma, un’estate al cinema

Torna l’Estate Romana e le arene del cinema di Roma riaprono i battenti mettendo in scena una variegata e ricca programmazione cinematografica per chi resta o chi torna in città. Le arene sono i luoghi di incontro dei cinefili e di coloro che vogliono godere una serata all’aperto davanti ad uno schermo cinematografico in compagnia di quel mondo variegato che è da sempre sinonimo di buon cinema. Tutti in attesa di un refolo di vento, mentre lo stridio dei gabbiani si confonde con le voci degli attori in scena. Un’occasione da non perdere per vedere o rivedere film che sono cult a cui l’apparecchio televisivo nel chiuso delle case non rende merito, e tante opere prime che meritano di essere viste e che forse non troveranno un loro spazio nei circuiti tradizionali.

I film da cogliere al volo

Il Karawan Fest 2024 fino al 12 luglio, Parco Giordano Sangalli – Torpignattara


Martedì 9 luglio  alle ore 21,15, ingresso gratuito
Horia di Ana Maria Comanescu (Romania 2023) anteprima assoluta

La Transilvania è lo sfondo di questo che la stessa regista non esita a definire “un road movie”, la storia si svolge per la maggior parte in strada. Horia è un diciottenne che intraprende il viaggio per raggiungere la ragazza che ama. Horia lascia la sua zona di confort rappresentata dal piccolo villaggio in cui vive e lo spettatore lo accompagna nel viaggio e la sua maturazione come uomo.

Giovedì 11 luglio alle 21,15
A House named Shahana di Leesa Gazi (Bangladesh 2023)

La regista ci restituisce l’immagine di una donna che non vuole sottomettersi alle regole della società. Shahana è una donna emancipata, laureata in medicina e divorziata, che si ribella alle regole della piccola città in cui vive. Il senso del film si sintetizza nella risposta che Shahana dà alla famiglia che la vuole “rispettabile” e sposa di un uomo molto più anziano di lei, “È un errore? È il mio errore”.

I film che abbiamo perso

20 luglio, Arena Santa Maria della Pietà ore 21,15, ingresso gratuito


Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli, 1986

Un film cult tutto al femminile per le ragazze del secondo millennio che non l’hanno visto e per quelle del primo che l’hanno perso. Monicelli mette in scena la storia di una famiglia dove gli uomini non sono che meteore. Madre, sorella, figlia, le donne ce la fanno, anzi meglio se sole, tuttalpiù guardando con un occhio benevolo un vecchio zio un po’ rimbambito che ha imparato a lavorare a maglia. Un film italiano e corale con un cast europeo. Non a caso, in tutto il mondo, le donne hanno lo stesso respiro!

11 luglio, Arena al Parco di Monte Ciocci, Via Anastasio II – ore 21,15, ingresso gratuito


Summer of Soul, di Ahmir Questlove, 2021

Nel 1969, anno del più famoso Woodstock, ad Harlem 300.000 spettatori assistono all’Harlem Cultural Festival. La celebrazione della cultura e della cultura afroamericana contro il razzismo e la discriminazione. All’evento partecipano cantanti, cantautori e musicisti afroamericani, da Steve Wonder a Nina Simone, da Ray Charles a Mahalia Jackson. L’evento viene però ignorato dai media e la registrazione finisce in una cantina. La pellicola verrà rielaborata e resa pubblica solo nel 2021. Da non perdere

I film da vedere o che abbiamo perso durante l’inverno

14 luglio, Arena Nuovo Sacher, Lgo Ascianghi,1, ore 21,30 ; 14 e 15 luglio Arena Tiziano, Via Guido Reni, ore 21,30


Un mondo a Parte, di Riccardo Milani , 2023

Un film sui buoni sentimenti, sull’importanza dei rapporti umani. Un professore stanco della città e una preside socialmente impegnata, riescono a salvare una scuola di una comunità montana, destinata alla chiusura perché non ci sono più studenti, grazie all’inclusione nel progetto dei giovani migranti.  Un film che riconcilia col genere umano.

16 luglio, Arena Nuovo Sacher, ore 21,30, Largo Ascianghi, 1


Gli oceani sono i veri continenti, di Tommaso Santabrogio, 2023

Un salto in un Paese che ha dimenticato il mondo e che il mondo ha dimenticato, dove il tempo si è fermato: la storia d’amore fra due giovani che assistono in un cinema in rovina alla proiezione immaginaria di un film del passato; due bambini che sognano di diventare giocatori di baseball e di raggiungere gli Stati Uniti. L’oceano è il vero continente che divide le due Nazioni, metafora della divisione, della non accettazione dell’altro, del non riconoscersi come uguali, esseri umani con gli stessi sogni e desideri, voglia di vivere e di amare.

15 luglio, Arena Nuovo Sacher, ore 21,30; 16 Luglio,  Punta Sacra Film Fest, Arena Piazza dei Piroscafi, Idroscalo di Ostia, ore 20,30


Io e il secco di Gianluca Santoni, 2023

La relazione salvifica tra un bambino uno sbandato, ognuno disperato a suo modo. Denni ha dieci anni e cerca un killer per uccidere il padre che picchia la madre: “Il Secco” è uno sbandato che si finge criminale. La relazione che si instaura tra di loro rappresenta il riscatto ad una realtà compromessa e che sembra senza speranza.

11 luglio San Lorenzo Cinema con Sapienza, Piazzale Aldo Moro, ore 21,00 ingresso gratuito; 22 luglio, Arena Nuovo Sacher, Largo Ascianghi, ore 21,30


Green Border di Agnieszka Holland, 2023

Il Green Border, ovvero la “vergogna d’Europa”, il confine paludoso fra Polonia e Bielorussia, dove migliaia di migranti restano intrappolati dal freddo e dalla fame e perdono la loro dignità. Holland fa un film di denuncia attraverso la narrazione della migrazione di una famiglia in fuga dalla Siria. Un racconto ai limiti del surreale, il confine diventa una terra di nessuno dove i diritti dell’uomo vengono sistematicamente violati, i migranti vengono scaraventati fuori dai loro sogni e cessano di esistere come esseri umani.

Questi non sono che suggerimenti, molti altri i film che dovrebbero essere segnalati, dalla Sala professori a Scialla, da Il mio amico robot a La guerra del Tiburtino III. Da Palazzina Laf a El Paraiso. A Tatami, una co-regia fra un israeliano e un’iraniana, vicenda di una judoka iraniana, Maryam, simbolo di libertà e sportività; la storia è racchiusa  nella scena finale quando Maryam toglie il velo, simbolo di sottomissione al regime, per lottare contro la sfidante israeliana.  Per non dimenticare Io Capitano, una lunga e dolente pennellata sul viaggio di due ragazzi dall’Africa in Europa.

 

Livia Gorini
(9 luglio 2024)

 

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