La condizione giuridica dei MSNA neomaggiorenni

Il corso di aggiornamento sulla condizione giuridica dei minori e neomaggiorenni non accompagnati, tenuto dagli avvocati Salvatore Fachile, Loredana Leo e Cristina Gasperin di ASGI e Spazi Circolari, si è tenuto il 10 dicembre, presso la sede CSV di Via Liberiana 17 a Roma. Presenti le associazioni aderenti alla Rete Scuolemigranti e rappresentanti delle strutture di accoglienza ed istruzione della Regione Lazio.

Il supporto legale per garantire una protezione adeguata

Il supporto legale alla gestione dei minori stranieri e neomaggiorenni, è ormai una condizione indispensabile per garantire a questi ragazzi/e una protezione adeguata. Gli avvocati esperti in diritto della migrazione e di asilo che si prestano a dare assistenza, anche gratuitamente attraverso gli Sportelli giuridici presenti sul territorio, sottolineano la necessità di coordinare l’attività delle strutture di accoglienza dei minori e dei tutori ai quali sono stati affidati fino al raggiugimento della maggiore età.

La legge Zampa, n.47 del 2017, tutela il msna

La situazione giuridica del minore è tutelata dalla Legge italiana – legge n. 47 del 2017, legge Zampa, che ne vieta il respingimento alla frontiera – e dal diritto internazionale, una volta arrivato nel Paese, in modo del tutto illegale, il minore non può essere respinto ed ottiene un permesso di soggiorno temporaneo, laddove l’adulto, privo di visto, è di norma respinto e rimpatriato.
Non è un caso se, dal 2022, i MSNA sono più che raddoppiati, in controcorrente rispetto al numero totale degli arrivi sulle coste italiane. Dall’inizio del 2025 a fine settembre, i minori arrivati in Italia sono 10. 607, più di un terzo del totale.

La nomina del tutore e il raggiugimento dell’adultità

I MSNA presenti in strutture di accoglienza italiane sono in maggioranza – 47,5% – maschi e prossimi al compimento dei 18 anni. La legge prevede che la presenza del minore sia immediatamente segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni che nomina un tutore. Ed è soprattutto intorno alla figura del tutore che ruota il destino del minore, fino ai 18 anni, poi neomaggiorenne, è il tutore infatti che dovrà dare il parere affinché il minore ottenga il prolungamento dell’adultità e nel contempo la proroga del permesso di soggiorno per motivi di studio e/o di lavoro. Un ulteriore passo fondamentale per ottenere la proroga è l’ottenimento del Passaporto o di altro documento di identità.

La proroga del permesso di soggiorno, un progetto di vita

Il supporto di avvocati specializzati in diritto dell’immigrazione, asilo e cittadinanza diventa fondamentale per il percorso giuridico del minore. L’avvocato Fachile mette in evidenza tre punti:
ottenere la proroga del p.di s. equivale per il minore a realizzare il suo progetto di vita, ovvero lavorare e mandare i soldi alla famiglia d’origine;
– il MSNA fuoriesce dalla logica normale dell’immigrato, se sei minore non sei mai irregolare; al raggiungimento della maggiore età sei, però, costretto a fare una scelta per diventare regolare;
– il diritto che regola la materia migratoria è molto complicata, spesso si danno consigli fuorvianti, quello che manca al MSNA è il ponte verso la legalità, da qui la necessità di fare rete fra le persone che hanno competenza.

Dopo i 18 anni, prolungamento e passaporto

Cosa accade al raggiugimento dei 18 anni e un giorno? Fachile, prova a sintetizzare:
a 18 anni decade il permesso di soggiorno, si può chiedere un altro permesso per attesa occupazione ma entro un anno il neomaggiorenne deve trovare un lavoro;
– prima di compiere i 18 anni, di solito sei mesi, il minore, grazie al parere del tutore, inoltra la domanda per prolungare il raggiungimento dell’adultità ed ottenere un ulteriore un permesso per altri tre anni;
– nel contempo, il minore che non ne è in possesso, deve richiedere il Passaporto presso la sua Ambasciata oppure un documento surrogato e/o il “titolo di viaggio”.

Il passaporto è un requisito per prevenire esclusione e sfruttamento

Il possesso di un passaporto rappresenta un requisito fondamentale, rilevano gli avvocati di ASGI, per garantire al minore la protezione che gli spetta, in modo da prevenire situazioni di esclusione sociale e sfruttamento. Anche il Passaporto, come il parere del tutore, deve essere richiesto prima del raggiugimento della maggiore età, il tutore può sollecitare la richiesta direttamente all’ Ambasciata o al Consolato del Paese di provenienza e se incontra difficoltà, è auspicabile che si avvalga del supporto legale. Tra l’altro l’ottenimento del passsaporto è uno dei requisiti fondamentali per convertire il permesso di soggiorno per motivi umanitari in permessi di lavoro e o studio.

Richiesta di prolungamento o Asilo?

Gli avvocati hanno portato ad esempio due dei casi che più frequentemente si trovano a dover trattare:
– il caso di un msna che diventa maggiorenne e deve decidere se chiedere il parere per ottenere il prolungamento dell’adulitità o fare richiesta di asilo per motivi umanitari;
è fondamentale che il minore si rivolga gli avvocati: il ragazzo deve richiedere il parere del tutore ma soprattutto deve fare la richiesta del prolungamento almeno sei mesi prima del compimento dei 18 anni. Spesso il meccanismo si inceppa ma se la richiesta è stata fatta, la responsabilità del ritardo sarà da imputarsi alla burocrazia e il minore può restare nella struttura di accoglienza.

La richiesta di cittadinanza di chi è nato in Italia

Il secondo caso è quello di una ragazza serba:
-nata in Italia, al compimento dei 18 anni  e fa richiesta della cittadinanza italiana;
l’avv, Fachile sintetizza: per chi è nato in Italia e vissuto nel Paese fino ai 18 anni, c’è una strada del tutto particolare “ottieni la cittadinanza in un attimo, anche senza una lira, lo ottieni solo perché sei nato/a in Italia“. Non si tratta di una cittadinanza di concessione ma paragonabile a quella di sangue o allo ius soli. In conclusione, ciò che paventano i legali presenti è soprattutto l’improvvisazione. Purtroppo, in Italia 1 su 6 è senza permesso di soggiorno o ha un permesso temporaneo con tutto ciò che consegue in termini di sicurezza e sfruttamento.

Cosa succede negli altri Paesi europei?

La materia relativa alla gestione dei minorenni al raggiungimento della maggiore età, è stata affrontata in modo difforme nei vari Paesi di approdo, dall’incertezza della protezione giuridica in Francia, ai tagli drastici degli aiuti ai neo maggiorenni in Grecia e in Slovenia, alle disparità di trattamento nelle varie Regioni in Italia. Se è vero che il temporaneo p. di s. può essere prolungato fino ai 21 anni, molto dipende dai programmi locali e dalle disponibilità dei Comuni. Ciò significa che il passaggio alla maggiore età rappresenta un momento cruciale e da più parti si auspica una legislazione più uniforme e sistemi di protezione efficace.

Livia Gorini
(16 dicembre 2025)

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