ESC: italiano per stranieri strumento di difesa

I corsi gratuiti di italiano per stranieri di ESC Atelier, in via del Volsci 159
I corsi gratuiti di italiano per stranieri di ESC Atelier, in via del Volsci 159

Dal 2008 all’ESC Atelier – spazio autogestito in via dei Volsci 159 a San Lorenzo – insegnanti precari e studenti universitari organizzano corsi gratuiti di italiano per stranieri nell’ambito della Rete Scuolemigranti. I corsi – alfabetizzazione, A1 e A2 – si svolgono il mercoledì e il giovedì dalle 18 alle 20. Nella stessa struttura è attivo lo sportello di autodifesa legale gratuito, il martedì dalle 18 alle 20.

“Ciao io mi chiamo Gaia, piacere. Tu come ti chiami?” “Io mi chiamo Gloria”. È la seconda lezione e le insegnati illustrano agli allievi di livello A1 le frasi da utilizzare per presentarsi durante un nuovo incontro.

Gli studenti sono giovani e giovanissimi – si va dai 17 ai 24 anni – donne e uomini provenienti da El Salvador, Niger, Mali, Bangladesh, Tunisia. In Italia da pochi mesi per motivi di studio o alla ricerca di un lavoro. “Qui sono obbligati ad utilizzare l’italiano per poter interagire” spiega Gaia “E questo crea una possibilità di comunicazione, evitando il rischio di isolamento o chiusura nei gruppi nazionali”.

Il film “La mia classe” di Daniele Gaglianone, con Valerio Mastandrea, è nato prendendo spunto dai corsi di italiano tenuti all’ESC Atelier
Il film “La mia classe” di Daniele Gaglianone, con Valerio Mastandrea, è nato prendendo spunto dai corsi di italiano tenuti all’ESC Atelier
Gli esercizi spaziano dall’apprendimento di nuove espressioni alla fonetica, dalla scrittura alla lettura ai dialoghi. La ripetizione e il ripasso aiutano a fissare i concetti. Le insegnanti incoraggiano gli allievi e li coinvolgono attivamente: anche il più timido si alza e superando l’imbarazzo con un sorriso mette in pratica le frasi apprese insieme a un compagno. Il clima si scalda: gli studenti intervengono più spesso, ripetono le parole tra loro, correggono gli errori dei compagni, riprendono le insegnanti – “Non gli hai chiesto da dove viene!” – applaudono alla fine di ogni dialogo. Sembra di essere all’interno de La mia classe di Daniele Gaglianone e in effetti è proprio così: “Gli autori hanno scritto qui la sceneggiatura del film, e hanno coinvolto alcuni studenti come attori” racconta Gaia. Quando Issa, uno degli studenti-attori, fa il suo ingresso all’ESC tutti lo salutano con calore: “Per i ragazzi questo film ha significato molto perché hanno capito che ci sono persone interessate a conoscere le loro storie”.
I corsi gratuiti di italiano per stranieri puntano a garantire uno strumento di integrazione e un mezzo di difesa
I corsi gratuiti di italiano per stranieri puntano a garantire uno strumento di integrazione e un mezzo di difesa
La lezione si chiude in leggerezza con il gioco dei mimi. Gli studenti si alzano soddisfatti: in queste 2 ore hanno imparato a presentarsi correttamente, chiedendo e fornendo le proprie generalità, gli anni, il paese di provenienza, l’indirizzo, l’occupazione, il tempo di permanenza in Italia. Nel frattempo hanno ripassato i numeri, appreso nuovi nomi e verbi e… iniziato a conoscersi. Così, dopo aver salutato le maestre, si fermano fuori a chiacchierare.

La scuola conta in tutto circa 25 allievi. Rispetto all’anno scorso la domanda di corsi gratuiti di italiano per stranieri è in aumento: “Lampedusa è l’emblema delle falle enormi che ci sono nel sistema di accoglienza e dell’assenza di concertazione sulle politiche a livello europeo” spiega Gloria “Per questo dal basso cerchiamo di garantire un servizio indispensabile per chi arriva in Italia”.

Le lezioni sono gestite a turno da 10 insegnanti. Alcuni hanno certificazioni per l’insegnamento dell’italiano per stranieri o esperienze pregresse in campo formativo e affiancano i nuovi volontari finché non sono autonomi. “Noi facciamo attività politica” afferma Gaia “Perché oltre a trasmettere la conoscenza della lingua affrontiamo temi sociali, dal lavoro nero ai diritti. Cerchiamo di offrire loro uno strumento necessario non solo a integrarsi ma anche a difendersi”.

Sandra Fratticci (5 dicembre 2013)

Leggi anche: Imparare l’italiano nell’accoglienza: Centro Welcome L’insegnamento dell’italiano fra le solite difficoltà strutturali Cidis: Italiano L2, ma a domicilio La triste storia dei “Porti insicuri”in Italia La storia di Karimi e di un pestaggio istituzionale Il CIE di Ponte Galeria con gli occhi di Zakaria