Grande Moschea di Roma: l’amatriciana è halal per le vittime del terremoto

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Testo e foto di Marcello Valeri

È domenica 25 settembre: alla Grande Moschea di Roma si celebra l’Open Day per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 agosto.

La comunità islamica della Grande Moschea, promuovendo una raccolta fondi da destinare alle popolazioni vittime del sisma, ha accolto i visitatori conducendoli in una visita guidata nella Moschea. Dopo la preghiera del mattino, è stata servita dell’ottima amatriciana halal: il sugo della famosa ricetta è stato preparato con carne macellata secondo i dettami della religione islamica, sostituendo la pancetta di suino con quella di bovino.

A seguire, nel primo pomeriggio, una tavola rotonda in cui si è discusso sui punti di vista delle varie confessioni religiose nei confronti del fenomeno delle catastrofi naturali e sul rapporto dell’essere umano con l’ambiente.

La riflessione è stata condivisa dall’Imam della Grande Moschea Salah Al Ramadam, dal presidente buddhista del Tavolo interreligioso di Roma Maria Angela Falà, da Victor Magiar della Comunità ebraica, da Davide Romano, pastore della Chiesa protestante Avventista, da Shivaraja Deva dell’Unione Induista Italiana, dal cattolico Luigi De Salvia, promotore di Religions for peace e dal diacono Gheorghe Zavate della Chiesa Ortodossa Rumena. L’auspicio è quello di incontrarsi ancora e coltivare una sana dialettica tra religioni; l’obiettivo, quello di rafforzare ed ampliare i punti di incontro.

Un altro passo importante nel percorso di distensione tra religioni, per una delle importanti necessità dell’animo umano: il bisogno di infinito.

Marcello Valeri

(28 settembre 2016)

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