Natalia Gherman: per l’adesione all’UE contiamo sulla diaspora italiana

Il ministro Natalia Gherman
Il ministro Natalia Gherman

„L’Italia è il paese che ci ha sostenuto di più nel percorso di integrazione europea, probabilmente perché la comunità moldava residente in Italia è numerosa, raggiunge le 200mila presenze. L’ambasciata s’impegnerà nella promozione del paese ma è necessario l’aiuto dei cittadini della diaspora”, ha sottolineato Natalia Gherman, Vicepremier e Ministro degli esteri e dell’integrazione europea della R. Moldova, nel suo incontro di martedì con la comunità. Oltre 50 persone, tra rappresentanti dell’ambasciata, presidenti delle associazioni, studenti e semplici cittadini si sono riuniti per essere aggiornati sul percorso di integrazione europea, sui paesi che lo sostengono e su quelli che sono contrari, su nuovi accordi. Dopo Canada e USA, tantissimi paesi europei hanno dichiarato il loro sostegno. La Moldova ha intrapreso un percorso europeo irrevocabile e dal 28 aprile i suoi cittadini potranno viaggiare liberamente in Europa. Questo risultato il paese lo deve al duro lavoro dell’équipe guidata da Natalia Gherman.

Il ministro Natalia Gherman„Contiamo molto sulla ragione e il patriottismo dei moldavi che lotteranno per il futuro delle nuove generazioni. Abbiamo vissuto per tanti anni accanto alla Russia sperimentando il comunismo, ne conosciamo i meccanismi e non possiamo più tornare indietro”, ha detto il ministro nel suo discorso. I connazionali che vivono all’estero dovrebbero spiegare a parenti, figli, genitori rimasti a casa di scegliere l’Europa. Tantissimi paesani non sono informati, non hanno viaggiato e si ricordano solo degli anni vissuti nella sfera dell’URSS, ma i tempi sono cambiati. Nei piccoli paesi la gente ha delle informazioni insufficienti sui cambiamenti che l’adesione alla UE potrebbe portare nella loro vita. Per questo i politici visitano le diverse regioni del paese per diffondere informazioni.

Il ministro Natalia Gherman e l'ambasciatrice Stela Stingaci
Il ministro Natalia Gherman e l’ambasciatrice Stela Stingaci

„Dal 28 aprile, i vostri parenti potranno venire a trovarvi senza visto”, Natalia Gherman si è soffermata sulle regole che dovranno rispettare i moldavi nei loro viaggi nell’UE, l’importante è non rimanere all’estero più di tre mesi durante un periodo di sei mesi. La libera circolazione non offre, invece, il diritto al lavoro o allo studio. Non sono mancate le domande: quanto costerà al paese l’integrazione europea? Perché non sono riconosciuti in Italia alcuni documenti rilasciati online dal governo moldavo? Come lotta il governo con la corruzione? Quanti sono i moldavi che voglio integrarsi in Europa e quanti desiderano rimanere accanto alla Russia?

„Insisterò negli incontri ufficiali italiani sull’accordo che tutti aspettiamo di negoziare: sulla protezione sociale, un argomento che interessa sia moldavi che intendono rimanere qui che quelli che vogliono ritornare a casa”, ha promesso il ministro. Esistono già diversi accordi bilaterali con l’Italia, tra cui quello che si riferisce alla migrazione della forza lavoro, dove i cittadini della Moldova hanno le informazioni per poter ottenere un posto di lavoro in Italia.

Il ministro Natalia Gherman con il ministro Federica Mogherini
Il ministro Natalia Gherman con il ministro Federica Mogherini

„Soltanto che su 300 persone, ancora nessuno è stato assunto e dobbiamo lavorare sulla seconda parte dell’accordo”. L’intenzione è di arrivare ad intese che offrano la possibilità del riconoscimento delle laurea e delle specializzazioni dei moldavi. Ha concluso illustrando i piani di sviluppo dell’economia e del commercio della Moldova per attrarre investitori italiani.

Durante la sua permanenza a Roma Natalia Gherman, incontrerà il suo omologo italiano, Federica Mogherini, il ministro degli Interni Angelino Alfano, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociale, Giuliano Poletti, e numerose altre personalità per discutere gli obbiettivi dell’agenda europea della R. Moldova nel contesto della prossima presidenza italiana nel Consiglio dell’Unione Europea.

Raisa Ambros

(23 aprile 2014)

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