Il 22 settembre presso la sede della Stampa estera di Roma si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione della 13/ma edizione di Ottobre africano, alla quale ha partecipato anche Fiorella Mannoia, in qualità di madrina del festival.
Cleophas Adrien Dioma, direttore di Ottobre africano ha preso per primo la parola e ha sottolineato l’importanza della cultura nella costruzione di una società multietnica ringraziando tutti quelli che si impegnano nelle iniziative di questo tipo.
“Non c’è niente di meglio del cibo e della musica per avvicinare le persone”, afferma Fiorella Mannoia che da tre anni è coinvolta in questo progetto ed è convinta che c’è qualcosa da imparare da ognuno, “dobbiamo soltanto avere la volontà di conoscerci”. Nel suo intervento, la cantante evidenzia come i sindaci dei piccoli paesi potrebbero contribuire all’integrazione degli stranieri organizzando incontri tra italiani e persone di altre nazionalità che permetterebbero lo scambio dei saperi e una migliore conoscenza reciproca.
La realtà dell’immigrazione in Italia non è una novità, esiste da tanti anni, e quindi non è accettabile che si parli di emergenza, “di muri più che di porte, perche ho sempre creduto a un’inclusione tra tutte le parti per un miglioramento reciproco della propria condizione” ha precisato Paola Minetti, direttrice Legacoop Sociali.
All’incontro non poteva mancare Lidia Rivera, assessore alla cultura della Regione Lazio, che invita tutti a “fare posto” interiormente, fisicamente ed economicamente in un momento di svolta epocale in cui i migranti che arrivano nel Paese devono essere accolti, precisando che non c’è nessuna differenza tra quelli che fuggono dalla guerra e quelli che scappano dalla miseria. Consapevole che si tratti di un lavoro difficile, considera che scoprire ogni persona che viene in Italia, attraverso l’arte e la cultura è il primo passo nel fronteggiare il principale nemico, la generalizzazione.
Ottobre africano è un festival che si svolgerà dall’1 al 31 ottobre nelle principali città italiane (Roma, Milano, Reggio Emilia, Parma, Bologna, Torino, Napoli) e ha l’obiettivo di sconfiggere il razzismo attraverso l’arte, la cultura e di trasmettere un messaggio di speranza in tempi di convivenza difficile.
Alina Barbulescu
(23 settembre 2015)
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