Infomigranti fa il bis: da gennaio un nuovo laboratorio

Infomigranti

La notizia è semplice, lineare, eppure riempie di orgoglio: riparte Infomigranti, e lo fa da gennaio. Nuove selezioni, nuova classe, nuove lezioni; un nuovo laboratorio, insomma, sempre targato Piuculture.

Prima di Infomigranti sono stati quattro i laboratori che hanno trasformato, giovani studenti in cronisti in erba. Eppure il quinto è stato forse il successo più grande, il primo laboratorio di comunicazione interculturale completamente destinato a migranti e figli di migranti che il giornale abbia mai realizzato.

Il risultato più tangibile? L’apprezzamento dell’ufficio dell’Otto per mille Valdese, che ancora una volta ha dato la fiducia a questo giornale e al suo gruppo di lavoro, rifinanziando il progetto per il suo secondo anno. La motivazione l’aveva data Susanna Pietra, Responsabile dell’Ufficio Otto per Mille Valdese, nella serata di chiusura del progetto: “Abbiamo deciso di sostenere questo progetto perché ci piaceva l’idea che il nostro paese possa essere di tutti, degli italiani e degli stranieri, da poco o da tanto tempo in Italia“.

Il perché di tanto successo è facile da riassumere: dieci ragazzi da tutto il mondo formati alle tecniche di scrittura giornalistica per il web, al SEO, all’uso di WordPress e ai social media; una neonata sezione bilingue in rumeno e tagalog per orientare i migranti fra i servizi del Municipio destinati agli stranieri; un gruppo di ragazzi che, guidati dalle redattrici senior del giornale – e qui permetteteci un moto d’orgoglio – hanno saputo crescere insieme e appassionarsi a quello che per alcuni forse un giorno diventerà un mestiere.

Sette mesi – da gennaio a luglio – a condividere il sabato mattina in aula e i restanti giorni (o notti) a scrivere, limare, correggere. Lezioni preparate e condivise, foto scattate, video proiettati, persino ospiti illustri da stampa e televisione: si perdeva in melatonina ma si guadagnava in tutto il resto. Qualcuno resterà, qualcuno porterà con sé quest’esperienza per tirare fuori dal cassetto le competenze acquisite. Per qualcun altro sarà, più semplicemente, una parte importante di un bagaglio culturale e relazionale da spendere nel mondo, domani.

Ed è forse per questo che anche l’altro progetto di Piuculture, Approdi, che coinvolge la scuola, ha goduto della stessa fiducia e tornerà ancora una volta, la prossima estate, a riunire i ragazzi del centro estivo, fra musica, teatro, danza e fotografia.

Con la speranza, concedetecelo, di crescere ancora, e ancora, e ancora.