Stereotipi sulla Russia: matrioske bionde con gli occhi azzurri

matrioskeGli stereotipi sulla Russia e sui russi sono diventati l’oggetto di numerose battute in tutto il mondo. In Italia si sono concentrati in particolare sulle donne russe, tutte bionde, alte e con gli occhi azzurri, secondo l’opinione pubblica.

Ksenia, studentessa dell’università La Sapienza, è davvero cosí e dice che quasi tutti individuano subito la sua nazionalità. “Dopo aver avuto la conferma che sono russa della Federazione Russa, di solito, mi chiedono precisamente dove sia nata” racconta “e quando dico, che sono della Sibèria, l’informazione fa grande scalpore”. Ed ecco allora che iniziano le domande “ma per te fa caldo oggi?” e Ksenia vorrebbe solo fargli notare che a gennaio, con la pioggia e tre gradi, ha freddo anche lei! O ancora “bevete sempre vodka per riscaldarvi?  lei sorride perché le risposte su queste domande sono ormai diventate automatiche, “aggiungo spesso, che gli orsi camminano tranquillamente sulle strade e ridiamo tutti insieme”.

Il secondo stereotipo più diffuso riguarda la bellezza delle russe, che sicuramente è una realtà” ride Ksenia. “Nella nostra cultura è molto importante essere curata da capo a piedi, portare tacchi alti, essere a posto con pettinatura e manicure, è un segno di rispetto verso l’uomo, ma anche verso se stesse. Purtroppo, le donne sopra i 40 anni non sono più così attente al loro look, perché sono più preoccupate dal lavoro, dai figli e spesso anche dai nipoti!”.

 “Per fortuna, non sono mai stata vittima di stereotipi. Ma penso che ce ne sia uno particolarmente brutto sulle russe, ovvero che siano delle donne facili. È assolutamente ingiusto e falso!” ribadisce Ksenia. “Penso, che questo sia uno stereotipo degli anni ’90, quando tante donne dell’ex URSS venivano in Italia, affascinate dagli uomini italiani, alla ricerca dell’amore favoloso e della bella vita”. “Ora le cose si sono invertite, è più prestigioso sposarsi con un magnate russo, che con un ingegnere italiano” scherza la ragazza. “Oggi noi veniamo in Italia per studiare la lingua, l’arte, la moda, il  design, l’architettura o per lavorare in questi settori. Vogliamo scardinare i vecchi stereotipi, e creare una nuova opinione sui russi”.

Valeriya Saymova

(31 marzo 2016)

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