Anche Superman era un rifugiato. Storie di coraggio

Anche Superman era rifugiato
Superman – Tareke Brhane
“Papà sei Superman? Dov’è il tuo costume? E i tuoi super poteri?”, così i bambini di Tareke Brhane, Superman nel libro “Anche Superman era un rifugiato”, hanno commentato scoprendo il ruolo del loro papà.

Anche Superman era un rifugiato: la sfida

Il progetto editoriale nasce da una sfida lanciata dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) che è stata raccolta con entusiasmo da dodici autori e dodici illustratori che hanno dato vita a dodici racconti incredibili”, racconta Federico Fossi, UNHCR.“Si intersecano storie vere di ragazzi e ragazze che sono stati costretti ad abbandonare le proprie case per mettersi in salvo da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, e che hanno trovato sicurezza e protezione nel nostro paese, con le vicende di celebri esuli del passato e della letteratura: musicisti, poeti, pittori, atleti, registi, scrittori, fotografi e supereroi.Tutti accomunati dal coraggio e dal desiderio di dedicare alle comunità ospitanti competenze, passioni, talento”.Sfida accettata ed ecco un libro pensato per i bambini: “Avevo da tempo l’idea di realizzare un libro per bambini, ma non pietistico, che raccontasse la bellezza e il coraggio di sapersi reinventare e ricostruire la propria vita”, sottolinea Igiaba Scego, curatrice del libro.  “Molti personaggi storici famosi sono stati rifugiati, così mi sono detta perché non mettere insieme queste idee? Abbiamo ragionato con Carlotta Sami, tutta l’UNHCR e la casa editrice e abbiamo dato questa regola di ingaggio, non facile, agli scrittori e agli illustratori: mettere in un racconto due persone completamente diverse, unite dal cercare un futuro altrove.Anche Superman era un rifugiatoUn personaggio noto e un rifugiato di oggi:

  • Rudolf Nureyev – Ahmad Joudeh,
  • Dante Alighieri – Alaa Arsheed,
  • Marlene Dietrich – Mohamed Keita,
  • Nadia Comăneci – Rose Lokonyen,
  • Miriam Makeba – Emi Mahmoud,
  • Joseph Conrad – Mercy Akout,
  • Marc Chagall – Abdalla Al Omari,
  • Hannah Arendt – Abdoullahi Ahmed,
  • Freddie Mercury – Amani Zreba,
  • Enea – I ragazzi di diamo rifugio ai talenti,
  • Chico Buarque – Dagmawi Yimer,
  • Superman – Tareke Brhane   

Storie di persone che devono scappare dalla propria terra come Dante che non è più tornato nella sua Firenze”.Tutti i collaboratori hanno scelto di lavorare gratis donando il ricavato all’UNHCR.

Vi presento Superman

Non so neanche io perché hanno scelto me per fare Superman. Mi hanno detto che era perché rappresento chi è arrivato in Italia e non solo non ha mollato, ma ha realizzato risultati concreti andando avanti!”. Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre, è Superman.  “Per esser uno arrivato con la barca non è poco”, purtroppo in questi anni non sembra normale potersi realizzare, è altra la via tracciata per chi come Tareke è arrivato in Italia non in aereo, ma attraverso il difficile viaggio in mare.“Ho sempre sognato di realizzare un libro a fumetti da utilizzare nelle scuole, ma non avrei ma immaginato di diventarne un personaggio.” Il racconto con Tareke è l’unico a fumetti, realizzato da Giuseppe Palumbo.

Ma qual è il super potere del nostro Superman?

Anche Superman era un rifugiato
Superman -Tareke Brhane (fumettista: Giuseppe Palumbo)
I miei bambini di 4 e 6 anni mi hanno preso anche in giro dicendomi: papà ma come sei Superman? Dov’è il tuo costume? E i tuoi super poteri? – E poi il più piccolo: papà ma scusa tu sei marrone e hai i riccioli, Superman non è così.” Sorride Tareke “cercavano di capire perché io fossi Superman”.“Il mio super potere è rendere tutti umani!”, il suo mantello, la bandiera del Comitato 3 ottobre.Nella vita di tutti i giorni il nostro Superman, da due anni, va nelle scuole, con il suo progetto, per informare e educare i ragazzi all’integrazione: “Incontro 7-8mila studenti l’anno e il 99% non sanno chi siano realmente i rifugiati. Faccio domande per provocarli: conoscete le problematiche dei paesi di arrivo dei rifugiati? Nessuno risponde, a volte non sanno cosa accade”. Eppure regalano tante soddisfazioni: è attraverso i giovani che si può seminare il messaggio dell’integrazione e chiarire le tante notizie false sull’immigrazione, “far riflettere i grandi è ancora più difficile, quasi impossibile, loro ragionano con il mal di pancia”.

Anche Superman era un rifugiato: messaggio per i lettori

“Il libro è dedicato in special modo ai giovani lettori, agli studenti, per permettere loro di avvicinarsi a storie di ragazzi e ragazze come loro ma che sono costretti a stravolgere la loro vita. È realizzato in maniera creativa e libera da pregiudizi e stereotipi.” Federico Fossi, UNHCR“Anche Superman era un rifugiato” saluta i suoi lettori con una proposta, lanciata nientepopodimeno che da Hercule Poirot, belga, rifugiato in Inghilterra:“Perché non scrivete voi una storia? Scrivetela come vi pare, con le parole che più vi piacciono. E se vorrete mandarmele inviatele pure a questo indirizzo: superman@unhcr.org Sarò ben lieto di leggerle. Allora siamo d’accordo?”Martedì 4 dicembre alle ore 10,00 si terrà la presentazione del libro Anche Superman era un rifugiato al Macro Asilo in via Nizza 138 a Roma.

Silvia Costantini(2 dicembre 2018)

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