Tra settembre 2018 e giugno 2019 sono stati 10.798 gli stranieri che hanno frequentato i corsi attivati dalle organizzazioni aderenti alla Rete Scuolemigranti. Sono ragazzi e adulti provenienti da tutti i continenti, con prevalenza di Africa e Asia; il loro livello di istruzione risulta più alto rispetto a precedenti rilevazioni, anche se permane un 10% di persone che non sono andate oltre i 4 anni di scuola; è in aumento il numero delle donne tra gli iscritti.
È quanto emerge dal campione preso in esame nello studio effettuato da IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative): Scuolemigranti. Osservatorio anno scolastico 2018-19.Per quanto parziali – il campione riguarda il 54% degli iscritti – i risultati del rapporto Iref offrono informazioni interessanti sia sull’offerta formativa della Rete Scuolemigranti sia sulla composizione sociodemografica degli stranieri che frequentano i corsi.Il primo dato è che la Rete, grazie all’ampia disseminazione delle sue sedi nel territorio, al coordinamento fra le strutture e al modello operativo, riesce a intercettare fasce di utenza molto diversificate: dagli immigrati stabili a quelli arrivati da poco e/o con uno status legale irregolare, dalle persone istruite a quelle analfabete. L’altro aspetto che emerge dal rapporto è la capacità della Rete di porsi come punto di riferimento, dato che la partecipazione continua a essere sostenuta, nonostante la flessione di 1500 unità rispetto all’anno precedente.
Italiano per stranieri: capillarità delle strutture di Scuolemigranti
Sono 134 le strutture formative della Rete nel Lazio, con una maggiore concentrazione a Roma, nei Municipi centrali (I e II) e nell’area Est della città che riceve la popolazione che abita tra la via Tiburtina e la Casilina, a forte presenza di immigrati. La provincia di Latina è seconda per numero di sedi.
Provenienza e dati socio-anagrafici degli stranieri nelle scuole di italiano della Rete
- Tra le 147 diverse nazionalità, prevalentemente africane e asiatiche, – a conferma della eterogeneità etnica e culturale e delle molteplici varietà linguistiche delle persone che vivono nel territorio regionale – circa un quarto del campione è costituito da popolazione proveniente da Bangladesh e Perù, segno che l’immigrazione a Roma e nel Lazio è caratterizzata da una forte componente etno-nazionale.
- Tra gli iscritti totali sono aumentate le donne, che prevalgono tra coloro che provengono dall’Europa dell’Est; mentre sono i maschi a prevalere tra coloro che arrivano da Africa e Medioriente.
- La media d’età degli iscritti è di 33 anni; il 22% hanno meno di 25 anni; i minori sono il 5% e gli over 60 il 2%. Il 30% di tutti gli uomini ha meno di 25 anni, a fronte di un 20% delle donne; mentre alla fascia d’età dai 41 anni in su appartengono il 27% delle donne iscritte ai corsi, a fronte del 15% degli uomini. Quindi si possono identificare due tipologie prevalenti di partecipanti ai corsi: il ragazzo molto giovane e la donna con più di 40 anni.
- Livello di istruzione e poliglottismo
In media gli anni di scuola frequentati prima dell’ingresso in Italia sono 10,5; un 10% ha superato i 15 anni di scuola e un altro 10% non è andato oltre i 4 anni, quindi non ha ultimato la scuola primaria.
Un altro aspetto interessante riguarda la conoscenza delle lingue: uno su due conosce almeno un’altra lingua oltre a quella madre e uno su quattro conosce una lingua europea; si dichiarano poliglotti il 16%.
Luciana Scarcia e Rosy D’Elia(04 dicembre 2019)
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