Approvato il Decreto Legge Rilancio l’annuncio in serata, mercoledì 13 maggio. Il Decreto include l’articolo che dispone l’“Emersione di rapporti di lavoro irregolare”, che comporta la regolarizzazione temporanea, per sei mesi, dei lavoratori migranti del settore agricolo e di colf, baby sitter e badanti. Si commuove la ministra Bellanova «Per me, per la mia storia è un punto fondamentale. Da oggi, per la scelta di questo governo, gli invisibili saranno visibili. Da oggi noi possiamo dire che vince lo Stato perché lo Stato è più forte della criminalità e del caporalato».L’istanza di rilascio del permesso di soggiorno temporaneo andrà presentata alla questura e quella di emersione all’Inps e allo sportello unico per l’immigrazione dal 1° giugno al 15 luglio.L’approvazione del decreto dopo lo scontro politico di queste settimane merita una riflessione.
Dietro le regolarizzazioni il tema divisivo dell’immigrazione
La storia della normativa in Italia in materia di migrazioni ci permette di inquadrare più chiaramente la situazione attuale. Ci troviamo oggi in una reale emergenza, anzi doppia: sanitaria ed economica. Il decreto approntato dal Governo per regolarizzare alcuni stranieri che lavorano nelle campagne e nelle case, pur essendo una semplice ratifica di una piccola porzione della realtà degli irregolari ha trovato una dura opposizione. Un criterio di consequenzialità esigerebbe allora che gli oppositori dicessero anche che tutti i migranti irregolari che lavorano nel nostro Paese dovrebbero essere rinchiusi nei Centri per il rimpatrio. Nascondendo una verità, e cioè che l’Italia ha bisogno di immigrati e che, in questo particolare periodo, farli emergere tutela la salute di tutti.Ed è questa verità che fa sentire oggi ancora più forte il bisogno di un discorso franco sull’immigrazione che rilanci una politica seria di governo del fenomeno, basata su un programma chiaro: ingressi controllati; accordi con i Paesi d’origine e di transito; corridoi umanitari; agenzia europea per l’immigrazione; abolizione dei Decreti Salvini, approvazione dello ius culturae.Fa tristezza che non si riesca oggi ad approvare rapidamente neppure una misura “piccola” di collocazione di chi già vive e lavora in Italia in una cornice di legalità.
Le norme che regolano gli ingressi in Italia
I motivi che autorizzano l’ingresso sono regolati dal Testo Unico sull’Immigrazione, dlgs n. 286/98, che raccoglie tutta la normativa in materia, continuamente aggiornata.• Motivi di lavoro: lavoro autonomo, subordinato, stagionale; attesa occupazione (in caso di licenziamento o dimissioni)• Asilo politico per chi subisce persecuzioni in patria e Protezione sussidiaria per chi non può dimostrare la persecuzione secondo l’Accordo di Ginevra ma nel proprio Paese rischia la vita o torture.• Motivi di studio, ricerca scientifica e tirocini formativi• Ricongiungimento familiare• Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo riguarda chi soggiorna in Italia da almeno 5 anni, è in regola con il permesso di soggiorno, percepisce un reddito, conosce la lingua italiana.• Adozione.
Le sanatorie in Italia
Fonti: portaleimmigrazione.eu; interno.gov.it; piuculture.it
Luciana Scarcia(13 maggio 2020)
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