Il declino demografico anche tra gli stranieri e la nuova emigrazione

Il fenomeno migratorio – secondo i dati raccolti nella XV edizione dell’Osservatorio Romano sulle migrazioni  si inserisce in un quadro complessivo di declino demografico:tra il 2014 e il 2019 la popolazione del Lazio è sempre calata, nonostante siano aumentati gli stranieri residenti (+67.003: +10,3%) e quelli che hanno ottenuto la cittadinanza italiana (+48.083). Nel 2018, per la prima volta, l’incremento della popolazione straniera non ha compensato il calo di quella italiana (-21.546 italiani vs +3.935 stranieri) e la regione ha perso 17.611 residenti, non solo per l’elevata mortalità, ma anche per via di una nuova emigrazione.Trent’anni fa il Lazio registrava un’incidenza della popolazione straniera su quella totale del 2,2% e i suoi immigrati (113.706) vivevano per il 76,6% nella Capitale e per il 13,1% nei restanti comuni della sua provincia. In Italia, allora, quasi 1 straniero su 5 risiedeva nel Lazio.

Oggi risiede nel Lazio poco più di 1 straniero su 10 (13,2% del totale nazionale), eppure il numero complessivo degli immigrati residenti in regione è cresciuto di sei volte e supera le 680mila unità. Gli stranieri iscritti all’anagrafe dall’estero sono 2.338 e quelli che hanno ottenuto la cittadinanza italiana 430. I più numerosi sono i romeni (9.159, poco più di un terzo degli stranieri), seguiti da albanesi, marocchini, ucraini e nigeriani. Nel 2018 si sono registrate 105 nascite di bambini stranieri, circa 11 ogni 100 nati. Le iscrizioni di stranieri dall’estero sono state 766 e gli stranieri diventati italiani 275. Il 37,9% degli stranieri è romeno (5.154), seguono albanesi, macedoni, ucraini e nigeriani.

Saldo negativo

Ma dal 2008 nel Lazio il saldo tra iscrizioni e cancellazioni di italiani da/per l’estero è negativo. Nel 2018 sono 10.103 gli italiani che si sono cancellati per trasferimento di residenza all’estero, 8.176 dei quali dalla sola Città metropolitana di Roma. Tra vecchi e nuovi emigrati, al 31 dicembre 2018 si contano 461.785 laziali all’estero iscritti all’Aire, il 34,9% dei quali per espatrio (motivo che sale al 61,1% tra i nuovi flussi del 2018, pari complessivamente a 16.563 persone).

Ridotta di 13.513 unità la popolazione nella città metropolitana di Roma

Nella tabella i flussi in movimento da e per l’area di Roma Metropolitana

Dal 2015 al 2018 gli stranieri sono aumentati di circa 27.500 unità, ma di sole 32 unità nell’ultimo anno, che ha visto un incremento percentuale inferiore sia a quello nazionale sia a quello regionale rispettivamente, +2,2% e +0,6%). La popolazione totale si è ridotta di 13.513 unità. I municipi con la più alta incidenza di stranieri sulla popolazione sono il I (20,4%), il XV (19,7%), il VI (17,6%) e il V (17,4%). I municipi IV, VII e XI hanno avuto gli incrementi maggiori (+19,4%, +21,2% e +19,6% rispetto al 2013), mentre il I ha conosciuto il decremento più alto (-29,9%) per via delle cancellazioni d’ufficio.

Nella tabella il municipio di appartenenza di Piuculture

Il 2018 si è distinto per il gran numero di cancellazioni dovute a irreperibilità o scadenza del permesso di soggiorno (23.675, 51,9% delle cancellazioni totali): trasferimenti all’estero non comunicati, cancellazioni da residenze fittizie, ma anche allontanamenti dei titolari di protezione umanitaria dalle strutture di accoglienza a seguito del Decreto sicurezza del 2018. Le nascite da genitori stranieri sono state 5.371 (-5,0% rispetto al 2017) e i decessi 790, pertanto il saldo naturale è stato di 4.662 unità. L’incidenza dei nati stranieri sul totale è stabile al 17,2%. Positivo anche il saldo del movimento con l’estero (+18.776), “ma se considerassimo – si legge nel rapporto – (come fa l’Istat) le cancellazioni per irreperibilità o scadenza del permesso di soggiorno come trasferimenti all’estero, si perverrebbe a un saldo migratorio nettamente inferiore (+1.309 contro +18.776)”. Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state 5.588 (12,2% del totale), in calo del 26,7% rispetto alle 7.619 del 2017.

La “classifica” delle province

Dopo Roma metropolitana, Latina è la seconda provincia del Lazio per numero di residenti stranieri (54.633) e per loro incremento in un anno (+1.991, +3,8%) e registra un’incidenza sulla popolazione del 9,5%. È seconda anche per nati stranieri (683, il 15,0% dei nati in provincia) e per attrattività (3.108 iscrizioni di stranieri dall’estero). Per il 60% i residenti sono romeni e indiani. La provincia di Viterbo è terza per stranieri residenti (31.876) e seconda per incidenza sulla popolazione (10,1%) e  Frosinone è quarta con (26.464)  residenti stranieri, cioè il 5,4% della popolazione.  La provincia di Rieti, ultima, con il numero più basso di stranieri: 13.610, che rappresentano l’8,8% dei residenti.

Fonte:Centro Studi e Ricerche Idos. Elaborazione su dati Istat, Cittalia su dati Servizio Centrale Sprar, Miur – Ufficio Studi e Programmazione, Rete Scuole Migranti, Istat – Icli, Inps, Inail, InfoCamere e Cciua di Roma

Guardando agli stranieri non comunitari soggiornanti, nel Lazio i permessi di soggiorno validi a inizio 2019 sono 415.490 e risultano aumentati in tutte le province (+4.138), tranne Latina (-334). Crescono i permessi di lungo periodo (+16.383, +7,6%), che rappresentano il 55,7%, mentre diminuiscono quelli di breve durata (-12.245, -6,2%) a causa del calo nelle province di Roma – 11.200) e Latina (-2.214). I nuovi rilasci risultano in calo (-2,6%), in primo luogo quelli per asilo e motivi umanitari (-2.242, -30,4%), mentre aumentano i permessi per studio (+1.397, +52,0%)

Cittadinanza italiana

Le acquisizioni sono state piuttosto contenute: 6.943 nel 2018, il 6,2% di quelle registrate nel Paese (112.523). Tra le modalità di acquisizione, la lungo-residenza rappresenta meno di un terzo (27,4% vs 35,1% in Italia), il matrimonio incide per il 35,2% tra le donne e il 7,9% tra gli uomini, ma le più diffuse sono la trasmissione dai genitori, da avo italiano e l’elezione al compimento dei 18 anni.

L’importanza del Terzo settore

L’associazionismo assicura un supporto ai servizi pubblici del territorio per garantire a tutti gli stranieri, anche senza permesso di soggiorno, l’accesso alla salute e alla formazione. In ambito sanitario, al Servizio nazionale si affiancano i network sociali, in particolare il GrIS, grazie alla cui storica attività oggi il Lazio conta 51 ambulatori dedicati agli stranieri senza permesso (Stp e Eni), di cui 42 nella sola area metropolitana di Roma. Nel territorio di Latina, grazie alla collaborazione tra la Asl ed Emergency, sono presenti 7 ambulatori Stp (Latina, Pontinia, Terracina, Sabaudia, Aprilia, Gaeta e Priverno) e ne è programmata l’apertura di un altro a Fondi. Anche grazie a questa rete, la Regione garantisce un’adeguata tutela sanitaria ai migranti irregolari (11.581 Stp e 2.142 rilasciati nel 2019), tutela che durante l’emergenza del Covid-19 è stata rafforzata, con la proroga per l’intero anno 2020 di tutti i tesserini Stp/Eni in corso. Ma l’area forse più dinamica è quella della formazione: dalla alfabetizzazione e formazione degli adulti alla scuola dell’obbligo per i minori. La formazione degli adulti in particolare è assicurata dai Cpia e dalla Rete ScuoleMigranti. Nel rapporto troviamo i progetti attivati presso i Cpia e quelli delle 134 scuole di italiano alle quali risultano iscritti 10.772 migranti, gestite dalle 40 associazioni che fanno parte della  rete. Allo stesso tempo è da registrare la crescita del numero degli iscritti stranieri all’università, solo a Roma gli iscritti sono 13.141, il 5,4% del totale.

All’interno dell’Osservatorio, infine, un capitolo è stato dedicato al progetto di Piuculture per i minori stranieri non accompagnati “Niente Paura – Formazione, incontri, integrazione dei Msna nella città”.  Un laboratorio di comunicazione sociale, audio, video, foto e scrittura web, finanziato dall’8 per mille della Chiesa valdese che si è svolto dall’autunno 2019 alla primavera 2020 e che si è concluso con il rilascio di un attestato di partecipazione che i ragazzi potranno inserire nel loro curriculum.

Francesca Cusumano
(23 giugno 2020)

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