Le modalità di inserimento degli alunni stranieri nelle scuole della regione e le possibilità di collaborazione fra le istituzioni e le associazioni del privato sociale sono stati l’oggetto della video conferenza, mercoledì 15 luglio, fra il Direttivo della Rete Scuolemigranti e Michela Corsi e Paola Mirti dirigenti dell’Ufficio III° dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale) del Lazio.
Scuolemigranti aveva raccolto nei mesi scorsi testimonianze nell’ambito dell’iniziativa A scuola anch’io: un’indagine sui respingimenti scolastici, cioè sulle difficoltà che le scuole della capitale hanno a garantire l’iscrizione degli alunni stranieri. In base alle direttive del Miur, gli alunni stranieri dovrebbero essere accolti durante l’intero anno scolastico e essere inseriti nelle classi in base all’età, due indicazioni che spesso non riescono a essere rispettate. Nel webinar del 15 luglio i rappresentanti della Rete Scuolemigranti hanno illustrato alcune falle nella gestione delle scuole, quando non conoscono o non riescono ad applicare la ricca normativa in materia di integrazione degli alunni di origine straniera. La Rete ha confermato la massima disponibilità alla collaborazione con le istituzioni scolastiche, il Direttivo ha avanzato 3 proposte utili a ottimizzarne l’efficacia dell’intervento delle associazioni impegnate a fianco delle scuole e con le famiglie migranti:
- La creazione nell’USR di un punto di riferimento dedicato all’iscrizione a scuola di alunni neo arrivati;
- Indicazioni dell’USR a tutti i dirigenti scolastici per l’iscrizione di bambini e bambine neo arrivati;
- Patti territoriali tra Enti Locali, scuole, associazioni.
Creare un punto di riferimento nell’USR
La creazione di un punto di riferimento nell’USR Lazio dotato di telefono, mail e funzionario di riferimento sarebbe utile, secondo Scuolemigranti, per superare quelle criticità concentrate soprattutto a Roma quando, per carenza di organico, il dirigente scolastico si vede costretto a rifiutare l’iscrizione degli alunni stranieri e i volontari che affiancano il genitore non sono in grado di trovare scuole alternative. Una ricerca, sottolinea Scuolemigranti, che spetta all’istituzione che ha sotto controllo il quadro complessivo delle disponibilità scolastiche nella capitale. La Rete a sua volta è pronta ad attivare i volontari, come facilitatori nel dialogo tra scuola e famiglie straniere che prevede sia mediazione linguistica che culturale.
Un esempio in questa direzione è il Protocollo e poli per l’integrazione a gestione mista realizzato da Milano Città metropolitana, con personale distaccato da USR Lombardia e Comune L’auspicio è che in futuro USR Lazio promuova un’intesa tra Ambito Territoriale, Comune di Roma, Municipi, prendendo spunto dall’esperienza di Milano Città metropolitana.
Indicazioni dell’USR ai dirigenti scolastici per l’iscrizione degli alunni stranieri neo arrivati
Per quanto riguarda il secondo punto le rappresentanti dell’Ufficio III° hanno precisato che la grande maggioranza dei dirigenti conoscono perfettamente le direttive in materia di iscrizione di alunni stranieri neo arrivati, tuttavia quando le classi sono piene, devono presidiare le norme sulla sicurezza, fermo restando l’obbligo del sistema scolastico di garantire a tutti tempestivamente il diritto all’istruzione.
L’esperienza di Scuolemigranti segnala tuttavia alcune prassi in vigore che rallentano l’accesso al diritto all’istruzione, confermando pertanto l’utilità di precisare ai dirigenti scolastici alcuni punti essenziali delle normative. Le rappresentanti dell’USR si sono impegnate a inviare ai dirigenti scolastici alcune precisazioni, in particolare:
- l’iscrizione di alunni stranieri non richiede codice fiscale né permesso di soggiorno del genitore
- l’apertura delle iscrizioni deve essere per tutto l’anno scolastico
- l’iscrizione va fatta nella classe corrispondente all’età
- nella impossibilità di accettare l’iscrizione, evitare liste d’attesa
- fornire ai genitori la motivazione scritta e contestualmente segnalare il rifiuto a Ufficio III° USR direzione-lazio@istruzione.it
Rete Scuolemigranti in caso la scuola non possa inserire l’alunno straniero, fornirà, aiuto volontario ai familiari così da:
- evitare l’inserimento in lista d’attesa
- ottenere dalla scuola la comunicazione scritta del rifiuto
- far sì che venga inoltrato immediatamente l’avvenuto rifiuto a direzione-lazio@istruzione.it.
Patti territoriali tra Enti Locali, scuole, associazioni
Per quanto concerne il terzo punto, cioè i Patti territoriali tra Enti Locali, scuole, associazioni, l’Ufficio III° e Suolemigranti hanno condiviso l’importanza della collaborazione tra tutti gli attori locali, per reperire le risorse logistiche, umane, progettuali necessarie per avviare al meglio il nuovo anno. Un fronte su cui Scuolemigranti è già impegnata da tempo, lavorando sul territorio: Comune per Comune, Municipio per Municipio. L’Ufficio III° si è dichiarato disponibile a presenziare eventuali Tavoli che verranno ufficializzati nei Patti territoriali.
Alunni stranieri: facilitare l’apprendimento della lingua
Inoltre i rappresentanti di Scuolemigranti ritengono che potrebbe essere utile sollecitare l’impegno degli istituti scolastici, nei limiti delle risorse disponibili, per:
- organizzare Laboratori di lingua italiana per alunni non italofoni, con personale e in orario scolastico;
- fornire, previo assenso dei genitori, accesso alla piattaforma della scuola da parte dei volontari, che svolgono attività di sostegno linguistico in presenza e/o a distanza.
- inserire anche dei volontari (per le ore in presenza), nel contratto assicurativo del personale della scuola.
A proposito di questo ultimo punto l’Ufficio III° ha suggerito alla Rete di chiedere la copertura assicurativa alla Regione Lazio per tutti i volontari.
Anna Fiore
(21 luglio 2020)Leggi anche:
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