Niente Paura II, primo incontro del laboratorio di comunicazione

I ragazzi di Niente Paura tornano sui banchi, questa volta virtuali. Con l’inizio del nuovo anno è stata inaugurata la seconda edizione del laboratorio sociale di scrittura, audio, video e fotografia dedicato a minori stranieri non accompagnati, neomaggiorenni e studenti italiani a cura della redazione di Piuculture e con il sostegno dell’8×1000 della Chiesa Valdese.

Primo incontro, la classe

Il primo incontro della nuova edizione si è tenuto sabato 16 gennaio ma, nonostante un accenno di sole fuori stagione, tutor e studenti si sono ritrovati online, una misura momentanea e non permanente.
La classe di quest’anno è numerosa, sono 24 i partecipanti: di questi, alcuni sono sono minori stranieri e neomaggiorenni ospiti delle strutture L’approdo, Colombi 190, Virtus, Sesamo, Isola del Tesoro, Il tetto, CivicoZero, Casa Felix, altri provengono dalle scuole superiori Piaget-Diaz e Artrusi. I ragazzi stranieri vengono da Albania, Somalia, Egitto, Colombia, Bangladesh, Nigeria, Stati Uniti, Filippine, un insieme di culture e lingue diverse che per nulla hanno impedito la partecipazione attiva di tutti. Stranieri sono anche gli studenti italiani residenti in municipi diversi della Capitale che, grande ed eterogenea com’è, può essere immaginata come un agglomerato di Paesi diversi.

Primo giorno, presentarsi con foto, canzoni e parole

Come ogni primo incontro prevede l’inizio di giornata è stata dedicata ad un giro di presentazioni, primi i tutor che hanno deciso di raccontarsi attraverso delle clip video. Subito dopo i ragazzi hanno lavorato alla costruzione della propria presentazione condividendo con tutti una foto, una canzone e una parola che più li rappresentasse; le immagini più gettonate sono state foto realistiche, alcune realizzate personalmente, ma anche cartoon, animali e vignette e poi  rap, pop e canzoni spagnole. Le parole e le frasi dovevano essere scelte da giornali e testi.Tra le tante è emerso un’ espressione che combacia perfettamente con l’anima del laboratorio, “I am not afraid”. Nonostante la timidezza iniziale, ogni tensione è stata rotta dall’entusiasmo dei ragazzi più estroversi che, con battute e aneddoti personali, sono riusciti a sciogliere il ghiaccio.

Primo giorno, tradurre la paura

Nella seconda parte della giornata si è entrati nel vivo del laboratorio, con un primo approfondimento sulle fake news, partito da un lavoro proattivo nel quale, su Instagram, si chiedeva di identificare la notizia vera e quella falsa. Per rendere ancora più interattive le attività è stato proposto un altro esercizio social, “tanti modi per dire Niente Paura. Qual è il tuo?”. Alcuni hanno suggerito la traduzione letterale nella propria lingua madre, altri l’hanno associata a parole come coraggio, giudizio e condivisione. Ed è proprio da queste parole che ci auguriamo che i ragazzi inizino, in compagnia della nostra redazione, una nuova avventura.

Giada Stallone
(18 gennaio 2021)

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