Il 2 maggio 2021 è segnato in rosso sul calendario giuliano, un giorno di festa per la comunità ortodossa romena che celebra la Pasqua. La Settimana Santa va dal Florii, cioè la Domenica delle Palme, sino al Pasti, il Sabato Santo, durante la quale i fedeli si preparano a celebrare la Resurrezione. La celebrazione di quest’anno ricorre ad un mese di distanza dalla Pasqua cattolica anche se, spesso, coincidono o sono più ravvicinate, dipende dal diverso calendario di riferimento: Gregoriano per i cattolici, Giuliano per i cristiani ortodossi
Pasqua Ortodossa, le Sante Messe a Roma
La comunità ortodossa più numerosa in Italia è quella romena che a gennaio dello scorso anno contava 963 mila fedeli. La sede principale è a Roma, in via Ardeatina, ma i luoghi di culto messi a disposizione della comunità dalla Chiesa cattolica sono oltre cento.
Le messe pasquali di quest’anno hanno risentito delle restrizioni sanitarie perchè “di solito la celebrazione liturgica pasquale si svolge normalmente in piena notte” ha spiegato padre George Militaru, Vicario della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia in via Ardeatina. “Date le circostanze, abbiamo consigliato alle parrocchie di svolgere il Rito della Luce ed il Canone della Resurrezione il sabato pomeriggio o sera e la Liturgia Pasquale la domenica mattina per poter far fluire tutti i fedeli in chiesa senza creare assembramenti e senza superare l’orario del coprifuoco”.
“L’attenzione ai più bisognosi è sempre stata parte di tutte le celebrazioni liturgiche, ancora di più a Pasqua abbiamo sentito questa esigenza: orientarci al servizio del prossimo ma senza organizzare pranzi e momenti festivi” aggiunge padre George. “Tuttavia, ciascuna parrocchia ha organizzato pacchi pasquali con prodotti tipici che sono stati benedetti e donati alle famiglie, soprattutto a quelle che non hanno avuto la possibilità di organizzare un pranzo festivo in casa loro o che non potevano essere in presenza alle celebrazioni liturgiche”.
Anche a Monte Sacro, nella Cappella di Sant’Elena di via Nicola Festa, la celebrazione del rito pasquale si è svolta nel totale rispetto delle ordinanze. Non ci sono stati grandi momenti di festa conferma padre Horia Grădinaru perché “la celebrazione in sé, l’aspetto spirituale, è più importante di quello materiale anche se sappiamo bene che nei nostri paesi d’origine il momento di festa è altrettanto sentito. Ognuno ha i suoi costumi, questa è la nostra linea direttrice e non vuole dire che in altri paesi si faccia ugualmente, sono sensibilità diverse”.
Pasqua Ortodossa, le tradizioni della comunità romena
La preparazione alla Settimana Santa è scandita da tradizioni antiche, tramandate di generazione in generazione. Alcune di queste, come il digiuno da carne nei quaranta giorni precedenti alla Domenica di Pasqua, vengono ancora rispettate dai fedeli. Altri, invece, rispettano il Post negru cioè il digiuno il venerdì e il sabato Santo.
Nei giorni che precedono la Pasqua i fedeli si dedicano alle pulizie generali della casa, al riposo dal lavoro e soprattutto alla preghiera. Le funzioni religiose specifiche di questa festa sono le Denie, messe che si svolgono generalmente ogni sera. Durante gli stessi giorni si provvede alla preparazione dei piatti tipici come la pasca, un dolce tradizionale a base di formaggio fresco e uvetta, minestre, sottaceti e carne. Sulla tavola non possono mancare le uova dipinte, in particolare di rosso, come ornamento casalingo e che verrano mangiate alla colazione di Pasqua. Le uova di legno invece, oltre a rappresentare il periodo pasquale, sono oggetto pregiato dell’artigianato romeno: i maestri d’arte si adoperano finemente per decorarle con motivi che richiamano la spiritualità e la tradizione.
Nella città di Botoșani, nel distretto romeno della regione moldava, “la messa pasquale è stata celebrata alle undici di sera fino alla mattina dopo” racconta Mariana, giovane donna romena in Italia che ripercorre l’iter celebrativo vissuta da sua madre in Romania. Peculiarità della messa notturna è il momento in cui si spengono le luci affinché il celebrante possa mostrare ai fedeli la Luce Santa per poi condividerla con loro grazie all’accensione delle candele . Contrariamente allo scorso anno, che le celebrazioni pasquali furono celebrate solo a distanza, in diretta web dalle cattedrali e dalle chiese di appartenenza delle varie declinazioni della chiesa ortodossa, “quest’anno” spiega Mariana “la Luce Santa è stata portata direttamente da Gerusalemme.”
Giada Stallone
(5 maggio 2021)
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