PACE- Tradita nella realtà, salvata dalla fiducia nell’umano

Che significato ha oggi la parola Pace e che presa ha sul nostro immaginario? Le parole hanno un gran potere sull’agire delle persone, tanto più oggi che la guerra vicina riporta nel linguaggio comune e nelle relazioni umane parole come odio, risentimento, nemico.

Marcia per la Pace 2022

Il 24 aprile ci sarà la Marcia per la Pace Perugia-Assisi: qual è il senso che avrà quest’anno?
Stiamo capendo in queste settimane che la Pace è rimasta chiusa nelle parole scritte dei Trattati internazionali, troppe volte tradita dalle scelte politiche degli Stati potenti, e che non è più possibile continuare a chiudere gli occhi di fronte alla realtà e all’impotenza (o fallimento?) delle istituzioni internazionali.

L’unico atto concreto dell’ONU è stato l’appello (19 aprile) del segretario generale Guterres a una tregua di 4 giorni per la Pasqua ortodossa; la precedente decisione di espellere la Federazione russa dal Consiglio dei Diritti Umani (9 aprile), apparentemente significativa, in realtà risulta assai debole perché presa da un organismo in cui sono presenti Paesi che violano i Diritti Umani e che è presieduto dall’Arabia Saudita, responsabile di bombardamenti e massacri di popolazione civile, cioè degli stessi metodi di Putin.

Quello che c’è di positivo, per noi europei, è l’accresciuta consapevolezza del fallimento di un sistema politico che non è riuscito a imporre nelle rispettive società una direzione di sviluppo coerente con i principi e le norme su cui è basato. Nei media si parla molto di più delle tante guerre che da decenni provocano morti e distruzioni; dei drammi di profughi e migranti, reclusi nei campi ai nostri confini gestiti con crudeltà o lasciati nel degrado; del rischio di catastrofe ambientale per la crisi climatica; della fame che aumenterà….
Prima di queste evidenze, una maggiore consapevolezza l’abbiamo trovata nella letteratura e nell’arte. Per esempio, l’artista Gian Maria Tosatti nel 2018 ha dato vita a un progetto Il mio cuore è vuoto come uno specchio per “rintracciare le ferite d’Europa oltre i suoi confini” e una prima opera realizzata è stata il Dittico del Trauma: Odessa e Istanbul (ultimato nel maggio 2021, quindi prima della guerra in Ucraina). Guardando quest’opera  si ha davvero l’impressione di una profezia del mondo che sarà.

"Odessa", opera profetica del dittico realizzato da Tosatti. Fonte insideArt.org - 2021
“Odessa”, opera profetica del dittico realizzato da Tosatti – 2021. Fonte insideArt.org

Una giornalista e scrittrice turca Ece Temelkuran  nel suo ultimo libro La fiducia e la dignità. Dieci scelte urgenti per un presente migliore, Bollati Boringhieri 2021, così spiega la bolla in cui siamo vissuti in questi ultimi decenni senza voler fare i conti con le ingiustizie e le diseguaglianze nel mondo e a casa nostra: “È stato così liberatorio immaginarci esenti dal peso politico e morale del dover agire… In cambio dell’esilio dalla realtà ci è stato offerto come prezzo il silenzio di un’infanzia senza fine, un diritto all’eterna noncuranza”. Ma oggi si è costretti a fare delle scelte: verso quale futuro vogliamo andare? Animati non dalla speranza bensì dalla Fiducia “nell’essere umano, capace di creare bellezza ogni volta che un sistema è finito nella pattumiera della Storia. Questo è l’unico meccanismo umano che può curare il senso di fallimento e l’odio che ne consegue”.
Ecco qual è il significato che deve avere la Marcia per la Pace del 24: non arrendersi al cinismo, alla avversione; mantenere intatta l’idea di amicizia, anche se la polarizzazione e il collasso delle istituzioni danneggiano i nostri legami sociali e politici.

Luciana Scarcia
20 aprile 2022

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