Festa delle Lingue Madri: al Parco Sangalli una mattina di festa

I bambini, le famiglie, le scuole riuniti insieme per celebrare la giornata internazionale dedicata alla diversità linguistica

Una calda mattina piena di sole e di sorrisi quella di giovedì 27 febbraio al Parco Sangalli di Torpignattara dove, sull’erba e con la maestosità dell’acquedotto Alessandrino come fondale, i bambini di tre scuole primarie, i genitori e la comunità del quartiere, hanno celebrato insieme SCONFINIAMO, l’evento promosso per celebrare la Giornata Internazionale delle Lingue Madri, dove il plurilinguismo, l’inclusione e la ricchezza multiculturale sono state protagoniste insieme ai bambini delle Scuole Mancini, Deledda, Pisacane Iqbal Masih e Balzani.

L’importanza delle lingue madri nella società e per i bambini

Le lingue madri sono un patrimonio culturale di inestimabile valore, perché appartengono all’unicità culturale di un popolo, di un’etnia o di un Paese, rappresentano la sua particolare descrizione della realtà, testimoniano l’evoluzione storica e sociale della società e costituiscono la base sulla quale l’individuo inizia a costruire la propria identità. 

Per i bambini con background migratorio, continuare ad utilizzare la propria lingua madre e mantenerla viva nel quotidiano è fondamentale per preservare il legame con le proprie radici culturali, con la comunità d’origine ed i suoi membri. Che siano nati in Italia o arrivati in età scolare, i bambini sono i ponti tra le famiglie e la scuola, tra il paese da cui provengono e quello dove vivono, perché sanno navigare in entrambe le culture, hanno orizzonti più ampi ed elasticità spontanee, sono aperti, curiosi. Anche la scuola, come i bambini, costituisce un ponte tra società e famiglie, soprattutto per quelle immigrate, per le quali la barriera linguistica costituisce il primo ostacolo all’integrazione.

Scuola, bambini, famiglie

Ci sono tanti genitori, soprattutto mamme di tante nazionalità ad osservare con orgoglio i bambini giocare: sono le donne della scuola di italiano di Asinitas che, sedute in cerchio, traducono nella loro lingua madre le frasi che i bambini hanno scritto in italiano e creano con loro delle stelle di carta che i bambini possono portarsi a casa. Quando non sanno come fare si affidano al cellulare, riempiono i cartoncini con il loro alfabeto, ripetono a voce alta una frase o un vocabolo mentre i bambini si muovono tra loro come cuccioli. “La scuola fa tanto per i nostri figli, sono belle queste attività all’aperto, è bello vederli così contenti” commenta Mirela, che osserva poco lontano una classe riunita in cerchio per un gioco linguistico promosso da Cemea. Suo figlio è uno dei promotori più attivi del “Calendario interculturale” di Torpignattara, lui e i suoi compagni si rubano le parole di bocca, vogliono spiegare com’è nato. “A casa ognuno chiedeva ai genitori quali erano le festività più importanti e le scriveva su un foglio, poi in classe si mettevano in ordine nel calendario”, racconta Enrico, “e poi abbiamo cercato sulla LIM le immagini di tutte le feste, le abbiamo disegnate ed i disegni più belli sono stati scelti per il calendario”, continua Eleonora. Il calendario è pieno di disegni colorati e tutte le festività internazionali dei paesi di provenienza dei bambini della Scuola Deledda sono presenti come testimonianza della composizione multietnica della scuola: Romania, Perù, Ucraina, Filippine, Bangladesh, Italia, Cina, Colombia, Equador, Moldavia. Ogni bambino ha scelto una o più festività da spiegare agli adulti, che li ascoltano con attenzione e ricevono in dono il calendario. Ciò che all’inizio era una data annotata su un foglio con una piccola spiegazione, torna nelle case dei bambini come una loro creazione, a ricordare che c’è posto per tutti.

I bambini protagonisti

Sotto il sole, due bambine con un quaderno intervistano Hossein, un giovane bengalese di 39 anni, e come due vere giornaliste fanno domande e prendono appunti. Domitilla ha dieci anni, Muntaha tredici ed anche la sua famiglia viene dal Bangladesh. Dove sei nato? Quali lingua parli? Come le hai imparate? Quali paesi hai attraversato per arrivare in Italia? Come comunicavi? Per un quartiere immerso nella multiculturalità come Torpignattara, il quaderno si riempie velocemente di storie di tutto il mondo.

Appese agli alberi del parco ci sono delle mappe del mondo, sulle quali sono segnati invece i tragitti che gli alunni hanno percorso per arrivare in Italia, i Paesi dai quali sono partiti e quelli che hanno attraversato, la lingua che parlavano prima e quello che sanno dire adesso. Gli adulti si prestano al gioco, sono compiaciuti, ascoltano i figli parlare con disinvoltura, li osservano muoversi liberi, a loro agio, mescolarsi gli uni agli altri senza le barriere linguistiche che invece, timidamente, spesso ancora bloccano loro.

 

Tante parole, tante lingue

Sono tante le attività che le scuole e le associazioni coinvolte hanno organizzato per promuovere e celebrare le lingue madri ed i bambini sono gli assoluti protagonisti. Partecipano ai giochi, imparano giocando, coinvolgono gli adulti, creano comunità.

C’è un tavolo allestito dalla Ludoteca della Casa del Gioco e delle Arti, dove i bambini ritagliano rondini di carta, che trasformeranno in piccoli aquiloni che proveranno a far volare, insieme alla loro parola preferita: pace, libertà, arte, giocare, piante, nonni, videogiochi…Ci sono ancora parole appese ad altri alberi, scritte sugli alberi genealogici disegnati dai bambini, con i nomi della famiglia e delle parole famigliari del loro quotidiano. E ancora ci sono parole da ritagliare per il laboratorio dell’Associazione di lingua e cultura cinese He Ping-Pace, che sembrano decorazioni tanto sono belle, sono gli ideogrammi della primavera e del capodanno, ci vuole pazienza e precisione ma poi si possono appendere e portare a casa.

C’è ovunque l’intenzione di valorizzare ed onorare la lingua come elemento identitario, di celebrarne il valore, con orgoglio e fierezza, perché sia uno strumento di dialogo, di inclusione e di espressione della propria unicità. “Come dei cuochi, usiamo le parole come materie prime”, spiega il poeta Claudio, con un cappello da cuoco in testa, rivolto ai bambini che lo ascoltano leggere una poesia sul Carnevale. “La poesia si basa sul quello che vivete, la poesia è somma dolcezza! Cosa vi rende felici?”.

Cantare, ballare, suonare

Il sole è così caldo che i bambini si sono tolti le giacche ammucchiandole sul prato, ma anche le scarpe, quando ballano sul grande telo di plastica blu steso sull’erba. Sono in tanti a muoversi guidati dalla musica e dai gesti di Sushmita Sultana, la donna bengalese che ha aperto la prima scuola di lingua e danza bangla a Roma, un punto di riferimento per la sua comunità, dove i bambini possono imparare non solo a leggere e a scrivere in bangla ma anche canzoni e danze tradizionali. Non lontano altri invece sono seduti sul prato ad ascoltare i suoni dei quattro elementi della natura che scaturiscono dal tamburo rituale, ogni elemento ha un tocco diverso ed un suono speciale, al quale si aggiunge il quinto, quello del vuoto.

Creare comunità

Continuare a promuovere la diversità linguistica e valorizzare le differenze per promuovere l’integrazione, la coesistenza ed il senso di appartenenza è fondamentale, sempre ed ovunque ma ancora di più nei quartieri come Torpignattara, dove la migrazione è tanta e la realtà multiculturale. La mattinata trascorsa al Parco Sangalli ha rappresentato proprio questo: un evento scolastico che ha promosso il coinvolgimento dei genitori e della comunità nell’educazione, una giornata di scambio e di condivisione che ha contribuito a rafforzare il legame tra scuola e comunità, dove i bambini si sono sentiti protagonisti valorizzati e riconosciuti e le differenze sono state celebrate invece che vissute come ostacoli o limiti.

SCONFINIAMO è stato organizzato dagli Istituti I.C. Simonetta Salacone e I.C. Laparelli, Asinitas, Cemea del mezzogiorno, Associazione genitori Pisacane 0-99, a Sud, biblioteca Goffredo Mameli, C.P.I.A.1, bibliopoint Tarducci, la scuola d’arte bengalese Sanchari Sangeetayon, l’Ass. di lingua e cultura cinese He Ping-Pace, insieme ad altri artisti, artiste e realtà presenti nel territorio di Torpignattara. Galassia Torpigna, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha contribuito a sostenere l’iniziativa.

Natascia Accatino
(1 marzo 2025)

 

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