Il maggio dei migranti a Villa Leopardi

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La biblioteca pone il tema della migrazione al centro del mese del libro. “Si tratta di una iniziativa nazionale di promozione della lettura che in passato si teneva in ottobre” spiega Carlo Verducci uno degli organizzatori del ciclo di appuntamenti  a Villa Leopardi. “Il tema dei migranti ci è sembrato attuale ed abbiamo voluto affrontarlo una delle prime volte qui nella nostra sede”. A partire dal tre maggio si alterneranno presentazioni di libri, documentari, incontri con le associazioni.

I libri sono i veri protagonisti della rassegna, com’era facile intuire. “Nel momento di mettere in piedi l’iniziativa abbiamo fatto delle ricerche e selezionato dei possibili candidati. Tra gli altri eventi il 14 maggio sarà l’occasione per parlare di migrazioni e respingimenti vecchi e nuovi con il libro Il naufragio di Alessandro Leogrande. Dopo averlo visto in libreria ho pensato che sarebbe stato interessante parlarne alla presenza dell’autore. E’ un testo che oltre a raccontare una vicenda su cui è calato poi il silenzio, colma una lacuna nella ricostruzione di una realtà storica emblematica di quegli anni. A prescindere dalle circostanze che hanno portato alla tragedia, si parla dell’inizio della politica del contenimento dell’immigrazione, quando la Puglia diventava sede elettiva per gli albanesi in fuga dal loro paese.”

I documentari che verranno presentati nel corso della rassegna sono cinque. Di questi è stato recentemente proiettato Benvenuti in Italia un documentario alla cui realizzazione ha contribuito Zakaria Mohamed Alì della nostra redazione. “E’ stata una bella occasione per guardare un documentario difficile da reperire. Non esiste in commercio e non vengono fornite copie del Dvd, per cui è possibile fruirne solo in occasioni pubbliche come questa. Si tratta di quattro, cinque registi rifugiati nel nostro paese che raccontano storie di altrettanti conterranei. Dal calciatore famoso in Somalia ed alla ricerca dello stesso sogno qui – con un lieto fine – alla comunità del Burkina Faso nel napoletano che crea un ristorante/centro di accoglienza per connazionali, alla astoria di una coppia curda che vive ad Ercolano raccontata alla presenza del regista Hevi Dilara, all’episodio nostalgico di felice inserimento nella nostra società di un africano a Milano”.

Le associazioni saranno presenti alla rassegna. “Sfruttando i contatti già maturati dalla biblioteca, si parlerà con Emergency di salute degli immigrati in Sicilia, con un servizio di di assistenza sanitaria erogata attraverso 2 poliambulatori e 2 ambulatori mobili, di cui peraltro si sono serviti anche molti italiani, visto l’allargarsi di sacche di povertà. Verrà anche ospitata l’associazione Libera, mentre Amnesty farà un quadro normativo sui centri di accoglienza e sulla situazione degli immigrati in carcere. Incontreremo Gabriele Del Grande, curatore del sito Fortress Europe, una immensa banca dati consultata anche dalle istituzioni europee.Il centro Astalli presentarà invece il libro Terra senza promesse con un documentario su cui personaggi della letteratura italiana parlano di racconti di immigrati”.

La risposta del pubblico, malgrado l’evento sia stato pubblicizzato, è stata al di sotto delle aspettative, come lamenta una delle organizzatrici dell’evento alla presentazione del libro di Leogrande. “Nella prima serata ci sono state una manciata di persone, ma già alla presentazione del primo documentario si era in una ventina. La regista curda Hevi Dilara presente alla proiezione ha suscitato molto interesse tra il pubblico che le ha chiesto molti dettagli sulla sua vicenda personale”.

Davide Bonaffini16 Maggio 2012