5 punti ai futuri parlamentari per un’Italia più aperta agli stranieri

Mondita - CGIMUna lettera per chiedere alla futura classe politica un impegno reale nel garantire nuove norme che rendano l’Italia una nazione più civile e aperta al mondo. A promuoverla Mondita – Associazione Inter-Etnica Italiana e CGIM – Cantieri dei Giovani Italo Marocchini. Nell’arco di 10 giorni sono 24 le adesioni pervenute dai candidati e 31 dalle associazioni.

5 punti per una nuova Italia. La lettera si apre con una premessa che, come spiega Gianguido Palumbo, presidente di Mondita, rappresenta una sorta di “punto 0”, disegnando una cornice ideale che prepari il terreno alle successive proposte. Dopo aver ricordato la lunga storia di migrazioni che ha caratterizzato il nostro paese si sottolinea la: “nuova ricchezza umana, sociale ed economica” derivante dalle migrazioni, senza trascurare: “alcuni problemi da analizzare e risolvere assieme”. Per garantire l’effettiva partecipazione dei nuovi italiani alla vita della nazione e “alla rinascita dell’Italia oltre la crisi” si impone l’esigenza di un cambiamento: “occorrono nuove leggi e regole comuni accanto alla necessaria eliminazione di norme sbagliate o superate”. Per questo le associazioni promotrici lanciano un appello a tutti i candidati affinché il nuovo parlamento lavori su 5 questioni prioritarie: – Abolizione del reato di clandestinità.Diritto di cittadinanza a figli-e di cittadini stranieri, nati o cresciuti in Italia, e agli adulti richiedenti la cittadinanza Italiana in tempi più brevi di 10 anni.Diritto di voto alle elezioni amministrative per i cittadini stranieri regolari da 5 anni. – Nuova legge sull’immigrazione che sostituisca la Bossi-Fini, con una vera promozione dell’immigrazione regolare e legale basata su diritti e doveri e sulla modifica dell’Accordo d’integrazione con una giusta diffusione della lingua e cultura italiana a carico delle istituzioni pubbliche, con un maggiore contrasto della tratta di esseri umani e un forte collegamento al rilancio della cooperazione internazionale per il co-sviluppo. – impegno istituzionale per una maggiore promozione della multiculturalità italiana nella scuola, nei media, nella società, contro ogni forma di razzismo e xenofobia.

Insieme per il cambiamento. Mondita e CGIM sono associazioni formate soprattutto da giovani, che hanno origini e storie diverse e sono uniti dalla convinzione che l’incontro tra culture rappresenti un valore da riconoscere e coltivare. Attraverso eventi, progetti, iniziative di formazione ed informazione cercano di gettare un ponte tra l’Italia e le molteplici realtà esistenti fuori e dentro i confini nazionali. Realtà vitali troppo spesso ignorate dalle classi dirigenti: “Tra novembre e dicembre abbiamo realizzato uno studio sulle proposte dei partiti in vista delle prossime elezioni. Nell’agenda Monti immigrazione e intercultura erano totalmente assenti e anche le formazioni di centro-sinistra dedicavano scarsa attenzione a questi temi”. Dopo l’invio di proposte a Nicola Zingaretti, candidato PD alla presidenza della Regione Lazio e la stesura di un memorandum per il futuro governo è nata l’idea della lettera: “Vogliamo stimolare la responsabilità dei singoli candidati aldilà dei partiti o delle liste di appartenenza e sollecitare i media ad occuparsi di questi argomenti”. La capacità di fare rete è fondamentale: “Cerchiamo di coinvolgere associazioni da tutta Italia che, a 10 giorni dal lancio dell’iniziativa avvenuto il 22 gennaio, hanno superato la trentina; tra i candidati, hanno aderito soprattutto gli appartenenti a PD, SEL e Rivoluzione Civile”. “Presenteremo i risultati della campagna a fine febbraio e anche dopo le elezioni nazionali e regionali continueremo a mantenere viva l’attenzione pubblica, replicando l’iniziativa per le amministrative a Roma di fine maggio”.

Leggi la lettera

 S.F. (7 febbraio 2013)