in un inaspettato ribaltamento della norma che vede i soccorritori rivolgere il proprio pensiero alle vittime.Il popolo filippino non è rimasto in attesa passiva di aiuti esterni, si è attivato mediante organizzazioni quali ENFiD (European Network of Filipino Diaspora) presieduta da Marie Luarca-Reyes, moglie dell’ambasciatore, per collegare in un’unica simbolica e solidale catena umana gli undici milioni di Filippini sparsi per il globo, e per stringere collaborazioni con associazioni di tutto il mondo. Poiché il territorio delle Filippine è il terzo, tra quelli dei paesi con le coste sull’Oceano Pacifico, in ordine di esposizione al rischio di calamità naturali quali terremoti, maremoti e tifoni, si è deciso di dare un carattere permanente alla ricerca di aiuti e alla raccolta di donazioni, in modo tale da poter fronteggiare tempestivamente future situazioni di crisi.L’encomiabile operato delle organizzazioni italiane ed internazionali, ha coinvolto settori diversi: dal pronto soccorso e dall’assistenza medica, alla fornitura di kit di sopravvivenza, dall’assistenza a milioni di bambini alla ricostruzione di case, infrastrutture e scuole.Attivi in prima linea i volontari di Medici senza frontiere con i loro ospedali gonfiabili nei quali oltre 600 operatori hanno visitato più di 30mila pazienti, l’Unicef che ha concentrato il proprio operato su oltre 5 milioni bambini sfollati, la Caritas che, in stretta collaborazione con la chiesa locale, ha fornito assistenza al popolo colpito, AGIRE ha riferito della collaborazione di sei organizzazioni non governative che hanno raggiunto e supportato con beni di prima necessità circa 300.000 vittimeIl messaggio che è emerso unanime dalle testimonianze pervenute ha dato risalto alla criticità del momento attuale in cui, scemata l’attenzione mediatica, è necessario continuare nell’opera di supporto ed assistenza per permettere ad un popolo, costretto in ginocchio dalla Leopardiana spietatezza della natura, di non capitolare come l’islandese soffocato dalla sofferenza e dalla paura, bensì di trovare la forza di rialzarsi.Rocco Ricciardelli(17 dicembre 2013)
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