No al rifinaziamento delle missioni internazionali

In vista della votazione del rifinanziamento delle missioni internazionali, che includono quelle con i fondi destinati alla Libia, calendarizzato alla Camera per il 15 luglio, il PD sostiene che sia necessario che l’addestramento e il supporto alla guardia costiera libica non siano più questione solo italiana, ma europea.

Nel frattempo il Tavolo Nazionale Asilo, oltre 100 associazioni che operano in occasione delle emergenze umanitarie e nel campo della tutela dei diritti: da Amnesty a Oxfam, dall’Arci a Libera, per citarne alcune e molte fra le ONG che intervengono nel Mediterraneo come Medici senza frontiere, Open Arms, Sea-Watch, hanno convocato una manifestazione il 14 luglio, alle 17 in Piazza Montecitorio.  Si sono ascoltate o lette le testimonianze dalla Libia, inclusa quella di chi come Miriama, giovane eritrea di 22 anni, che al suo arrivo a Roma ha raccontato “non so chi sia il padre di mio figlio tra i tre carcerieri che mi hanno stuprato notte dopo notte,  durante la detenzione nei centri di reclusione libici”. Gli interventi  sono stati inframezzati da un flash mob, i partecipanti, tra i quali si riconoscono diversi parlamentari: Laura Boldrini, Nicola Fratoianni, Gregorio De Falco, Riccardo Magi, Rosella Muroni,  si sono allineati in file parallele in direzione del parlamento, gli occhi coperti con una fascia bianca per simbolizzare il comportamento delle autorità che si rifiutano di vedere quanto stia accadendo in Libia e nel Mediterraneo. Si tiene un minuto di silenzio “per le vittime in Libia e per la codardia di chi vuole rifinanziare l’intervento in Libia.”

Ecco le richieste principali portate avanti dal Tavolo Nazionale Asilo:

  • interrompere la missione in Libia e la cooperazione se non viene garantita la tutela dei diritti umani;
  • terminare di fornire sostegno e collaborazione alla sedicente «Guardia costiera libica»;
  • evacuare immediatamente le persone rinchiuse nei centri di detenzione;
  • estendere i canali di ingresso regolari in Europa;
  • ripristinare un sistema istituzionale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale;
  • riconoscere il ruolo essenziale svolto dalle Ong per la salvaguardia della vita in mare.

Foto e testo Marco Gennari
(14 luglio 2021)

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