Guerra in Siria, il discutibile libro pro Assad
Secondo gli autori del libro, Assad potrebbe essere l’unico in grado di mantenere una sorta di equilibrio interno in Siria
Medfilm Festival – Maouka Sékou Diabaté: storia di un griot
“Nei 42 articoli della costituzione dell’impero Mandeng ce n’era uno che affermava che il griot era l’unico che potesse criticare il re, oltre a lodarlo. Il griot era la coscienza della società”.
Silan, giovane giurata curda che assiste i richiedenti asilo
“Lentamente stavamo andando verso la fine di Erdogan, la protesta contro l’abbattimento di un parco per la costruzione di un centro commerciale è stata solo l’ultima esplosione del popolo”.
Giuria Piuculture verso il Medfilm Festival: ecco Fedoua
Dal 21 giugno aprirà i battenti la diciannovesima edizione del Medfilm Festival, la rassegna cinematografica dedicata alle pellicole provenienti dal Mediterraneo, tornerà anche la giuria Piuculture, alla sua terza esperienza. Dopo Alexandra Crasnaru, conosciamo...
"Il colore del camaleonte" apre la Festa del cinema bulgaro
Con “Il colore del camaleonte” di Emil Hristov si è aperta la VI edizione della Festa del cinema bulgaro, rassegna ospitata dalla Casa del Cinema dal 25 al 27 maggio dedicata alle produzioni del paese est europeo. Promotore dell’evento, l’Istituto Bulgaro di Cultura con il sostegno del ministero della Cultura della Repubblica Bulgara e di Roma Capitale – assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico.La trama Batko Stemanov viene reclutato come spia dalla polizia segreta del presidente Mladanov con lo scopo di infiltrarsi in un gruppo di intellettuali sospettati di cospirazione contro il governo. L’intraprendenza del giovane lo porterà a realizzare un piano alternativo, parallelo ma distaccato dall’operazione, con tanto di creazione di un vero e proprio archivio privato. Il crollo del regime comunista darà il via ad una serie di eventi concatenati, fatti di ricatti legati alla presenza di dossier compromettenti, innescando un gioco da tutti contro tutti, dove nessuno può rischiare passi falsi. A fare da filo conduttore, la fissazione maniacale del protagonista per gli impulsi sessuali tipici della natura umana ma soprattutto per l’onanismo, residuo di un’educazione repressiva ricevuta durante l’infanzia.La pellicola ha la complessità strutturale tipica dei film di spionaggio di ambientazione nel blocco sovietico, con una costante auto-analisi dei personaggi. Specialmente in Batko è evidente la romanticizzazione del suo ruolo di informatore, in scene che richiamano esplicitamente “Casablanca” realizzate per lo scopo in bianco e nero. Il ricco palmares conta il premio “La rosa d’oro”, al festival di Varna 2012, dove si sono aggiunti i riconoscimenti come miglior operatore e dei giornalisti accreditati. Nomination per il “Cavallo di bronzo” a Stoccolma ’12, diploma d’onore a Salonicco e nomination nella sezione “Scoperta a Toronto, sempre nello stesso anno.La proiezione è stata preceduta dai saluti istituzionali, con la presenza del ministro bulgaro della Cultura Vladimir Penev, popolare attore e da pochi mesi membro del governo, per la prima volta ospite in questa doppia veste. Cui sono arrivati i ringraziamenti tutt’altro che pro forma di Jana Yakovleva, direttrice dell’Istituto Bulgaro di Cultura, per gli sforzi profusi “anche in questo periodo di grave crisi”.Altro partner dell’evento, la Camera di Commercio italiana in Bulgaria, sponsor nell’ottica di una cooperazione di mercato e culturale, inoltre sostenitrice della candidatura di Sofia a Capitale Europea della Cultura per il 2019. “Il contributo nel supportare iniziative di questo tipo è parte di una mission di interscambio con momenti di incontro, veicolo per uno sviluppo anche economico”, aggiunge Anselmo Caporossi, presidente dell’Osservatorio sui fondi strutturali e programmi comunitari.Programma della rassegna Domenica 26 maggio vedrà ben 3 appuntamenti. Alle 17, “Lo straniero”, di Nikolay Iliev, commedia romantica con lo spirito dei film francesi anni ’70; alle 19, “Sotto copertura III”, di Victor Bozhinov e Dimitar Gocev, poliziesco che raffigura in modo realistico il mondo sotterraneo bulgaro; alle 21, “Incognita” di Mihail Pandoursky, analisi del mondo sconfinato e contraddittorio verso l’abisso del subconscio umano. Lunedì 27 sarà la volta di “Svelare Salomè”, alle ore 18, rilettura provocatoria e sensuale dell’opera omonima, e come chiusura, alle 20, “L’indimenticabile Ghena”, di Magdalena Manolova, documentario realizzato dopo la scomparsa della soprano Ghena Dimitrova, incontro ravvicinato con il mito nel mondo della lirica e della vita reale.
Alexandra Crasnaru: in Italia i romeni si sentono a casa
„Con la crisi economica di oggi la differenza tra Romania e l’Italia non è così grande. La maggior parte dei rumeni sono venuti qui perché le condizioni economiche erano buone, ma adesso la crisi li blocca”, racconta Alexandra Crasnaru Dragomir, la giurata romena di Piuculture per il Med Film Festival 2013.
Aberash, dall’Etiopia alla Serbia, al… Rito del caffè
La vita di Aberash, detta Abi "come la banca": "una lunga storia" tra Etiopia, Serbia e Italia, e un'associazione, Il Rito del Caffè, per far conoscere le vecchie tradizioni alle nuove generazioni...
Batang Idol: il talent show dei bimbi filippini
4 ore di musica, danza, puro divertimento in scena al teatro Orione nello spettacolo promosso da Pyramid Entertainment Productions domenica 19 maggio.
La sacralità del diritto d’asilo, parallelo con l’antica Grecia
“Siamo esuli in fuga, non al bando per un fatto di sangue, condannate dal voto della nostra città, ma in fuga dai maschi della nostra stirpe, perché l’unione con i figli di Egitto e...
La mia vita nell’antico Egitto
Divinità, faraoni, guerrieri, scriba, a sorpresa anche molti schiavi. I bambini di quarta delle scuole elementari Rossello, sezione H della Pistelli ed A e B della Martelli hanno risposto immaginandosi nei panni di tutta la rosa di ceti sociali a disposizione all’invito dell’Accademia d’Egitto all’iniziativa “La mia vita nell’Antico Egitto”, alla sua seconda edizione dopo aver trattato nella prima i temi del paese contemporaneo. Numerosi gli elaborati pervenuti, premiati nel pomeriggio di venerdì 17 maggio nel corso della festa tenutasi proprio nello spazio dell’Accademia.Largo alla fantasia insomma, nel costruire uno scenario che vedesse i piccoli protagonisti proiettati sulle rive del Nilo due o tre millenni prima di Cristo, in avventure tutt’altro che superficiali, dimostrando un grande interesse per il concorso. Il lavoro svolto dall’Accademia nei confronti delle scolaresche è stato recepito al meglio, oltre alle visite al museo erano stati organizzati laboratori sulla scrittura araba e di geroglifici e sessioni di lettura di racconti nella biblioteca.Un evento cui tutti tenevano particolarmente, per celebrare i bambini delle scuole attraverso i loro elaborati e far crescere in loro la conoscenza dell’Egitto, nella speranza di allevare – perché no? - gli egittologi del futuro. Del resto l’Accademia ha fatto proprio lo slogan “l’incontro fra culture, l’arte si fa parola”, una costante nelle attività, specialmente con la proposta di infondere verso i più piccoli la passione per tutto ciò che crea intercultura attraverso l’arte.Amon-Ra, il dio-sole più importante del pantheon, deve aver ascoltato le richieste relative al meteo, dopo una mattinata di pioggia che, proseguendo, avrebbe guastato una festa prevista nel giardino interno. Tutto si è potuto svolgere nel migliore dei modi, con un rinfresco gradito anche – se non soprattutto – dai genitori degli scrittori in erba, più impegnati a giocare o ad essere truccati secondo lo stile dell’epoca.
