Ha suscitato polemiche l’entusiasmo del sindaco Ignazio Marino all’idea di proporre alle famiglie di accogliere un migrante in casa, in cambio di 30 Euro al giorno.Della proposta si è discusso nel corso di un incontro tra il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione e i rappresentanti dell’ANCI e della Conferenza delle Regioni.Le accuse, venute soprattutto da politici di destra, sono sull’impraticabilità del progetto e sulla destinazione del denaro alla soluzione del problema migranti, piuttosto che ad altre questioni scottanti.Eppure c’è chi dl 2009 lavora in questa direzione come la rete Welcome di JRS Francia – il servizio per i rifugiati dei Gesuiti, rappresentata in Italia dal Centro Astalli – che accoglie nelle case o in strutture comunitarie i richiedenti asilo e lo fa come volontariato a costo zero. Spiega Isabella Moulet, già responsabile di Welcome di Parigi, che le famiglie che scelgono di ospitare “Sono molto militanti o molto credenti. Vedono l’accoglienza come un’opportunità nell’educazione dei figli, per fargli conoscere gli stranieri. Il rifugiato è visto dalle famiglie ospitanti come una persona che lotta per la libertà personale, un eroe”.Leggi anche:Accoglienza in famiglia per i rifugiati lo fa la rete WelcomeAsilo politico a chi sbarca in Italia? No grazieWelcome, un rifugiato in famiglia: soluzione da importareAmmazzare il tempo: Suor Eugenia ci racconta le immigrate nel C.I.E. di Ponte GaleriaSenato: sì alla depenalizzazione del reato di clandestinitàInserimento rifugiati, una realtà da rendere sistematica45 rifugiate eritree scrivono alla presidente Laura BoldriniLe donne del C.a.r.a. di Anguillara dove finiranno?